IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - E tornata la Roma. Ora non ci sono più dubbi. E la dimostrazione è arrivata nel giorno più bello, giusto per rimettere un po le cose a posto in questo pazzo inizio di stagione dove è capitato di tutto, anche vedere la Lazio prima in classifica. E tornata la Roma, che resta a cinque punti dalla vera capolista del campionato, e cioè il Milan sul quale bisognerà fare la corsa quando si parla di scudetto.
Menez, che è stato in dubbio fino allultimo per un problema muscolare nel riscaldamento, parte dietro le punte, anche se in fase difensiva ripiega sulla linea dei centrocampisti. In avanti Vucinic e Borriello. Al 19 occasione per la Lazio: Mauri dalla sinistra mette in mezzo un pallone che attraversa tutta larea, Burdisso con il corpo fa buona guardia su Rocchi che non ci arriva. Due minuti dopo lo schema è lo stesso con Radu che mette in mezzo per Hernanes, il brasiliano stoppa e calcia col sinistro sopra la traversa. La risposta romanista è affidata alla testa di Vucinic che però non trova la porta e poi ad un tiro da fuori di Riise, che Muslera para a terra senza troppe difficoltà. La Roma prende coraggio e in avanti cerca di far valere il suo maggiore tasso tecnico: al 24 azione in velocità Vucinic-Borriello-Menez- Simplicio, la palla torna al montenegrino che ci prova col sinistro ma la sua conclusione termina a lato. Un minuto dopo Menez pesca libero sulla sinistra Riise, il norvegese entra in area e mette in mezzo per Simplicio ma Lichsteiner anticipa il brasiliano. La Lazio non riesce ad uscire dalla propria metà campo: al 27 schema su calcio di punizione con Vucinic che serve Menez, il francese appoggia per Perrotta la cui conclusione esce davvero di pochissimo. Al 40 Ranieri è costretto a togliere Menez, che non ce la fa a continuare a causa del problema al polpaccio e al suo posto inserisce Greco, leroe di Basilea. Anche stavolta sembra essere la mossa giusta perché al 43 il centrocampista mette in rete un cross dalla sinistra di Borriello ma il secondo assistente Cariolato, in ritardo rispetto allo svolgimento dellazione, segnala una posizione di fuorigioco dellattaccante napoletano.
Un minuto dopo giallorossi ancora vicini al vantaggio: Borriello stoppa col petto un cross dalla sinistra, mette a terra il pallone e carica il sinistro che finisce fuori di poco. Nella ripresa al 5 Greco serve Simplicio al limite, la sua conclusione è respinta col braccio da Lichsteiner, Morganti non ha dubbi e indica il dischetto. Il primo a prendere la palla è Vucinic ma Borriello gliela toglie dalle mani e calcia lui. La conclusione è goffa ma efficace perché Muslera intuisce ma non trattiene: è il vantaggio romanista. Al 20 ci vuole il miglior Julio Sergio per evitare il pareggio: Hernanes si inserisce nelle maglie della difesa romanista e calcia in porta da ottima posizione, il portiere brasiliano in uscita respinge col corpo. Un minuto dopo la mezzora ancora Julio Sergio protagonista di unuscita al limite dellarea su Zarate lanciato a rete. Sul contropiede giallorosso Simplicio ha sui piedi la palla per passare alla storia ma la sua conclusione, praticamente un rigore in movimento, finisce sulla traversa. Al 33 la Lazio reclama per un presunto fallo da rigore di Riise su Mauri, ma cè Dias in fuorigioco di un metro. Al 35 è Muslera a superarsi su un gran tiro da fuori di Vucinic. Al 38 il pareggio laziale sembra cosa fatta: cross dalla destra, la palla arriva sui piedi di Foggia che scarica un gran sinistro, la palla si stampa sul palo. Ranieri toglie Borriello e inserisce Baptista, che al primo affondo si conquista un rigore, netto, per un fallo di Dias. Dal dischetto stavolta va Vucinic che spiazza Muslera: 2- 0 e corsa sotto la Sud per mostrare a tutti la maglia con dedica per il figlio appena nato. La dedica più bella.