IL ROMANISTA (P. BRUNI) - «Questa partita rappresenterà un pezzo di storia della Roma, fare tre gol al Bayern ce lo ricorderemo. Non è cosa da tutte le squadre». Rosella Sensi si gode la meravigliosa rimonta giallorossa. Sorridente e felice, sembra non voler proprio abbandonare lOlimpico. Ferma sul posto e attorniata dalle telecamere ha ancora gli occhi lucidi dallemozione.
Ancora una volta, suo fratello Totti ha dimostrato quanto sia importante nelleconomia del gioco romanista, appena entrato in campo ha illuminato la scena: «Ho un dubbio su chi lo critica. Lui è sempre importante come nessuno in questa squadra. Ma gioca anche con grandi campioni e il grazie va a tutti». Passare dallo 0 a 2 al 3 a 2 nel giro di trenta minuti è una goduria infinita. Proprio mentre si materializzavano i fantasmi della sconfitta, il cuore della Magica, sorretto da un tifo assordante, è venuto fuori: «Speravo nella rimonta. Dopo il 3-2 ho gioito in maniera particolare. Uscire dallo stadio con una vittoria, facendo tre gol: cè da essere molto contenti. Da domani piedi per terra e si pensa subito a domenica (la Roma affronterà il Palermo in trasferta nel posticipo della 14^ giornata, ndc)».
Serena e soddisfatta anche quando qualcuno le chiede sulle sostituzioni operate da Ranieri. La mossa della cosiddetta disperazione, quella di inserire quattro punte, seppur per un breve lasso di tempo, è stata decisiva: ha cambiato linerzia del risultato: «Credo che il mister faccia scelte oculate. Abbiamo dimostrato di poter giocare anche con le quattro punte».
Tocca poi a De Rossi, sempre in mixed zone, raccontare il match appena concluso e il differente atteggiamento del gruppo fra il primo e il secondo tempo: «Cè stata una voglia diversa. La scossa ce la data il pubblico. Non era una partita che non si poteva rimontare e lo avevamo capito anche noi. Abbiamo cambiato latteggiamento. Il primo tempo è stata la fotografia dellinizio stagione. Poi abbiamo fatto vedere che siamo tornati. Dovevamo pressarli bene e coprire sulle fasce. Allinizio continua Capitan Futuro eravamo lunghi e facevamo la fine del topo: giravamo e giravamo ma non trovavamo il bandolo della matassa. Poi abbiamo cambiato marcia e dopo le prime due-tre azioni il pubblico ha iniziato a crederci e ad esaltarci. Ora siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare così».
De Rossi non si scompone neppure quando gli chiedono della sua rete, quella del momentaneo 2 a 2: «Sono contento per il gol ma potevo dare di più come prestazione. Volevamo fare tre punti, ma nei 45 iniziali abbiamo sofferto». Il centrocampista di Ostia resta impassibile ed equilibrato anche quando arriva la domanda sulla disposizione tattica con quattro attaccanti e se questa può essere supportata: «Chiedetelo a Ranieri, il mister ci deve rendere equilibrati in campo. Aveva anticipato che se fosse servita lavrebbe fatta». E allabbraccio con Pizarro dopo il gol del pareggio: «E un amico col quale ho condiviso anni bellissimi, mi andava di andarlo ad abbracciare».