GASPORT (S. BOLDRINI) - Ma chi è arrivato a Roma, il fratello grasso di Simplicio? Il dubbio ha imperversato per mesi, fino alla partita di Basilea, al rigore procurato nel derby e al gol alla Fiorentina. Novembre è stato il mese del centrocampista brasiliano
Lui e Roma «Il primo giorno è stato spettacolare, per me era un sogno arrivare qui. Quando giocavo a Palermo, venivo spesso da queste parti. Ora sto a casa con la famiglia, ma presto tornerò a scoprire la città. Il traffico è lo stesso di quello brasiliano. Il calore umano anche. Mi trovo benissimo. E poi stare con tanti brasiliani mi aiuta. In patria avevo giocato con Julio Baptista, lo conoscevo benissimo, maho legato anche con gli altri: scherzo spesso con De Rossi, Perrotta e Pizarro».
Lui e la Roma «Stiamo lavorando per vincere qualcosa. Io vorrei conquistare tutte e tre le competizioni. Il gol alla Fiorentina, il primo con la maglia della Roma, è stato una sensazione grandissima. Ho segnato 36 gol in Italia e questo è stato tra i più importanti. Allinizio ho pagato qualche problema fisico. Non era un problema di unghie, ma un malanno muscolare».
Lui e Pizarro «Non siamo uguali. Io mi inserisco di più, lui gestisce di più il pallone. Con una finta, cambia tutto».
Lui e Ranieri «Si vede che è un allenatore che cerca di caricare. Cerca sempre di spiegare bene tutto ciò che uno deve fare. Quando non giocavo, mi allenavo al massimo per conquistare il posto».
Lui e Adriano «Siamo diventati amici. Lui ha voglia di tornare ad essere grande. Quando ho saputo che veniva alla Roma, non ci ho pensato due volte ed ho firmato anche io. Adriano ha bisogno di affetto. Noi brasiliani non vediamo l'ora che segni. Faremo una grande festa. Anche Doni e Juan gli sono molto vicini».
Lui e la Champions «È bellissimo giocare in Champions. La canzone è stupenda. È differente dalla Coppa Libertadores. La prima volta da titolare è stata particolare».




