IL MESSAGGERO - «Vorrei contare fino a duecentocinquanta, magari riuscendoci già a Palermo». Francesco Totti, 194 reti in serie A, cerca la cifra tonda dei 250 con la Roma, comprese le coppe nazionali e internazionali. Parte da 248, anche se pensava di essere a meno uno. Può capitare di perdere il conto quando laggiornamento è frequente e il bottino tanto ricco. «Boh, credevo di averne uno in più. Questanno vado di rigore, ma è il momento di presentarsi anche su azione». Gli piace Pastore. «Gran bel giocatore». Ma in assoluto sa che qui sarà dura: «Il Palermo fa un buon calcio, conosciamo Rossi dai derby. Impegno difficile: noi, però, non ci possiamo fermare».
Intanto subisce lennesimo attacco. Stavolta è il vice di Spalletti a sparlare, quel Daniele Baldini spesso contro il capitano: «Meglio i giocatori dello Zenit: il titolo lo abbiamo vinto con loro...». Totti farà coppia con Marco Borriello, come nellultima gara di campionato contro lUdinese. «Non esageriamo, però, con il paragone con Batistuta, come sento in giro. Una grande responsabilità, guardando i suoi numeri» sorride il centravanti, 9 reti (3 in Champions e 6 in campionato) in 17 partite.
Spera nel non cè due senza tre, avendo fatto centro nelle ultime due gare: «Qui ho già segnato con il Genoa». A un tifoso rosanero che gli chiede di prendersi un domenica di riposo: «Ci penserà, allora, un mio compagno». A casa resta Vucinic, laltra punta spesso salita sulla giostra del turn over. Lo vuole il Liverpool. Ma anche il Tottenham e le milanesi. Mirko non sopporta il turn over, ma Ranieri nega: «Commento solo i fatti certi. Io lo vedo contento, allegro e scherzoso. Noi stiamo allestendo un organico di prima fascia: se cè qualcuno che non accetta la rotazione dovrebbe parlare prima con me e con la società».