REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - "Non sto troppo bene". Lo dice scrollando le spalle Totti, in partenza insieme a tutta la squadra dallo scalo di Fiumicino. La Roma è volata a Basilea dove domani è attesa da una gara da dentro o fuori per la qualificazione ali ottavi di Champions. Un match vitale, soprattutto dopo il ko interno con gli svizzeri di due settimane fa, a cui però la squadra arriva con una collezione impressi
DUBBIO TOTTI - L'ultimo a preoccupare lo staff tecnico è proprio il capitano: "Sto bene. Anzi, non troppo", ha spiegato al momento della partenza. Contro il Lecce, insieme al "rosso" delle polemiche, Totti ha rimediato anche una botta alla spalla, dopo scontro con Corvia. "Oggi e domani mattina farò fisioterapia - spiega il capitano - perché non vorrei proprio saltare questa gara contro il Basilea". Anche ieri il capitano della Roma ha svolto soprattutto fisioterapia per cercare di placare il dolore. Oggi, dopo la conferenza stampa di Ranieri in programma per le 18.15, allenamento di rifinitura al St. Jacob Park: nuovo test per dare il via libera (o meno) all'impiego del capitano. Tecnico e staff medico sono cautamente ottimisti, potendo contare sulla voglia di un Totti mai così arrabbiato: il numero dieci vuole esserci per cercare un gol atteso da 177 giorni e utile a cancellare l'amarezza di un derby che dovrà vivere da spettatore, ma anche le critiche e i dubbi dei tifosi, convinti che "senza Totti sarà più facile battere la Lazio". Proprio oggi è attesa la sentenza del giudice sportivo. Totti aspetta: "Quasi sicuramente sarò costretto a saltare il derby, una gara importantissima per me, che mi emoziona. Vedremo più tardi". La Roma spera.
MEXES OUT Non cè solo il dubbio-Totti, però, a occupare i pensieri di Ranieri. La Roma arriva a pezzi al viaggio verso la Svizzera. Almeno dal punto di vista fisico: dopo linfortunio di Brighi registrato ieri (lesione tra primo e secondo grado al bicipite femorale sinistro, come Pizarro), dopo la tendinite che frena limpiego di Cassetti e i problemi noti di Taddei, si ferma anche Mexes. Come in occasione della sfida di sabato al Lecce, il francese è rimasto a casa: colpa di un attacco influenzale con asma, patologia di cui Mexes soffre. Ciò nonostante, il forfeit resta un piccolo mistero: perché la febbre manifestatasi già tra venerdì e sabato era sparita domenica mattina e ieri, dopo aver sostenuto tutto lallenamento (per il secondo giorno di fila) il difensore francese era stato regolarmente inserito nella lista dei convocati. Probabilmente a causare la ricaduta, la pioggia di ieri che ha accompagnato lallenamento della squadra. Non esattamente il modo migliore di iniziare la settimana che apre il mini-ciclo di ferro, con Lazio, Fiorentina e Juventus nel giro di dieci giorni.
CENTROCAMPO OBBLIGATO A questo punto, quasi scontato lundici che domani manderà in campo Ranieri. Qualche dubbio solo riguardo le maglie da affidare agli uomini del reparto avanzato, dove tutto ruota intorno al recupero di Totti: con il capitano a disposizione, completerebbero il tridente Vucinic (da domenica notte papà del piccolo Alexandar, auguri) e Menez, mentre Borriello potrebbe restare a guardare, almeno in avvio. Senza il numero dieci toccherebbe inevitabilmente al centravanti ex Milan. Per il resto, confermato Julio Sergio tra i pali, con Cicinho (Sto bene, ho perso 3 chili e risolto i problemi personali) e Riise esterni di difesa e la coppia Burdisso e Juan al centro. Linea di centrocampo obbligata per le assenze di Brighi, Taddei e Pizarro: De Rossi, a quattro giorni dal rientro, sarà costretto agli straordinari. Accanto a lui Perrotta e Simplicio, che contro il Lecce ha evidenziato miglioramenti più che sensibili. Come alternative al trio soltanto Greco, gli adattati Rosi, Castellini (che agirebbero da esterni) e Baptista. Proprio il brasiliano ha rischiato di disertare il viaggio svizzero: allimbarco si è presentato sprovvisto di passaporto, è stato necessario il recupero lampo del documento da parte di un inserviente. Missione compiuta. Domani la Roma dovrà fare altrettanto.