CORSPORT (P. TORRI) - Ha gioito, sofferto, goduto, nel salotto di casa sua. Intorno gli amici di sempre, Cristian e Chanel che si domandavano come mai la Roma giocasse e papà fosse lì con loro, con una faccia che gli ha fatto capire con qualche anno danticipo cosa sia il derby. Prima, Francesco Totti, aveva ridimensionato lattesa andando a pranzo con la famiglia e gli amici in uno dei suoi ristoranti preferiti, zona Sud di Roma, un tiro di schioppo da casa sua e Trigoria, i proprietari quattro fratelli che definirli tifosi romanisti è poco. Il pranzo si è interrotto a trenta minuti esatti dal fischio dinizio del derby.
Tutti a casa. Perché cè la Partita. Il derby che quel cartellino rosso subito nel finale della gara contro il Lecce e successivo turno di squalifica, è stato un colpo al cuore per il capitano che come nessuno sente il derby sulla pelle. Chissà cosa avrà pensato quando ha visto assegnare il primo calcio di rigore. E chissà che altro avrà ripensato al secondo rigore giallorosso, lui che da sempre è il rigorista della Roma. Di sicuro ha urlato quando ha visto il pallone di Borriello finire in rete, e ha urlato ancora di più quando Vucinic ha chiuso gioco, partita, derby. Al fischio finale cè stata festa a casa Totti. Interrotta solo quando il capitano ha voluto dettare la sua gioia ai responsabili del suo sito perché lui non cera allOlimpico, ma è stato come se ci fosse.
MESSAGGIO -Talmente felice il capitano, che nel suo messaggio ha pure fatto un richiamo pure a uno dei suoispot più riusciti, quelloè arrivato Franceschino: « E stata una bella partita che la Roma ha vinto con merito. Sono contento in particolare per Leandro Greco entrato molto bene in partita. Lui che è cresciuto nelle giovanili giallorosse, romano e romanista nellessenza. Alla fine tutte le dichiarazioni provenienti dalla sponda biancoceleste, si sono avverate... a parte quelle relative al risultato finale(e qui disegna la faccetta felice, Franceschino ndr).Da casa me la sono proprio goduta questa vittoria. Perciò a tutti i miei tifosi e ai miei compagni mando un abbraccio caloroso e fortissimo dal vostro Franceschino(e altra faccetta felice, ndr)».