IL ROMANISTA (V. VALERI) - Ieri sulla capitale è caduta tanta acqua, ma per chi tifa Roma in cielo splendeva il sole. Lo ha detto anche Maria Sensi e non poteva utilizzare parole migliori. La pioggia ha pulito le strade capitoline e nascosto le lacrime dei piccioni, scopertisi nuovamente fragili. Girando per la città, possibilmente a piedi, laria che si respirava era di quelle frizzanti; in particolar maniera in una delle roccaforti storiche del tifo giallorosso, ovvero Testaccio.
creduto tanto».
Sul piagnisteo biancazzurro, che vede larbitro Morganti come causa principale della sconfitta, Riccardo è chiaro: «Il rigore su Mauri era difficile da vedere sul momento - spiega - perché larea era affollata. E poi cera fuorigioco di Dias, quindi lazione andava fermata. Quelli per noi, invece, sono ineccepibili e ci metto anche il gol annullato a Greco». «È riuscito a vede la punta dello scarpino in fuorigioco», commenta un abitante del quartiere e frequentatore del club, riferendosi alloffside segnalato a Borriello prima che confezionasse linutile assist al giovane centrocampista di San Basilio. Salutiamo il signor Felloni e, dirigendoci verso piazza di Monte Testaccio, ecco che siamo nel mercato rionale. Allingresso, ledicola ha esposto tutti i giornali sportivi che celebrano il trionfo giallorosso e tra questi, ovviamente, cè anche il nostro. Ma è addentrandosi tra i banchi che si respira in pieno la fede per il rosso pompeiano e il giallo ocra. Sergio Capponi è uno dei macellai storici di Testaccio, alle sue spalle ha un poster di Totti e la riproduzione di una maglia della Roma. Sul bancone espone, tra polli e abbacchi, anche una foto in bianco e nero: «Conosco Ranieri spiega subito
Sergio, con orgoglio da più di trentanni. Eravamo due ragazzini e lo vedevo spesso perché lui è nato qui vicino, a San Saba». Il signor Capponi ha un vicino laziale: «Non gli parlo proprio, altrimenti ci litigo. Meglio lindifferenza e godere silenziosamente. Non so quando smetterò di farlo, sono troppo contento». Anche Roberto Zanon, nel suo banco di frutta e verdura, grida ai clienti la sua romanità: «Ho tutti i numeri migliori del vostro giornale indica soddisfatto e ovviamente cè anche quello con "OH SIII". La vittoria di domenica
è bellissima soprattutto per come è maturata, con due rigori
».
Usciamo dal mercato e dalledicola si sente una radio accesa: A Novembre .. È a tutto volume, ma non è il successo ormai datato di Giusy Ferreri, bensì lultima trovata di Galopeira che mette alla berlina ancora una volta i cugini. A Testaccio è così, la Roma si respira e si tocca. Insomma, si vive.