Simplicio e il Palermo Cuore e testa «Vinco io»

26/11/2010 alle 17:13.

GASPORT (A. CATAPANO) - Chiunque venga interpellato — da Zamparini a Zenga, da Fontana a Boniek — prevede un «match equilibrato e spettacolare, tra le squadre più in forma del campionato».

Eppure, Simplicio pianse, un pomeriggio di febbraio di quest’anno, quando con la maglia rosanero segnò al Parma, altro colpo al cuore. Il suo rapporto col Palermo era già in esaurimento, quello fu un colpo di coda e, il pianto a dirotto, un gesto di gratitudine. Zamparini non capì. «Lacrime di coccodrillo — disse —, Simplicio mi ha deluso». Quattro campionati, 129 presenze, 21 reti non si dimenticano: la Sicilia è stata casa Simplicio, Palermo un’amante con cui, però, si è lasciato male. «Colpa» di un rinnovo mancato e, poi, delle insidie della Roma. «Il Palermo è stato un pezzo della mia vita — ha detto il brasiliano —, ma ora devo pensare alla Roma: siamo da scudetto, al Barbera ci serviranno punti per scalare la classifica».

Infortunato, dimenticato, nascosto, riemerso. E ora protagonista: tra Basilea e derby si è preso la Roma e non l’ha più mollata. Domenica giocherà nonostante il rientro di Pizarro, segno che il suo contributo per Ranieri è prezioso. Formazione Potrebbe esserci spazio anche per un altro brasiliano ripescato dall’anonimato: Cicinho favorito su Cassetti. Taddei e Perrotta fuori, Brighi e Greco acciaccati, Vucinic candidato alla panchina più di e Borriello. Menez intoccabile, «è un diamante e Pastore se ne accorgerà»