CORSERA (L. VALDISERRI) - Tenersi stretto il buono del derby il risultato, la botta di autostima, la frase ormai diventata storica «così ci fate godere come ricci» e tenere lontano il rischio di essersi ubriacati di gioia e di pagarne stasera il conto. Alla Roma avrebbero preferito diluire la soddisfazione e la fatica, dopo il 2-0 alla Lazio, evitando il turno
Alla Roma avrebbero preferito diluire la soddisfazione e la fatica, dopo il 2-0 alla Lazio, evitando il turno infrasettimanale. Ma nella vita non si può avere tutto e così, anche se in città si parla solo della terza vittoria consecutiva nel derby, sulle note della canzone di Povia «Vorrei avere il becco», stasera allOlimpico i giallorossi dovranno incrociare la Fiorentina. Una squadra poco in salute, con Montolivo e Frey fuori uso, Vargas non ancora al top, Mutu appena tornato da una lunga squalifica. Ma anche Ranieri ha i suoi problemi: Juan e Pizarro non convocati, Cassetti squalificato, Taddei lungodegente.
In più, tanta fatica nelle gambe, dopo la doppia sfida contro Basilea e Lazio. E con il piacevole problema dellabbondanza in attacco torna Francesco Totti dopo la squalifica proprio quando il tecnico di San Saba sembra aver trovato nel 4-3-1-2 il modulo migliore per la squadra. Uno schema che prevede un trequartista (Menez più offensivo, Perrotta o Simplicio più difensivi) e due attaccanti puri.
Ranieri dà solo unindicazione, per altro logica: Totti giocherà dal primo minuto. È il più fresco, «calcisticamente ha una mente superiore» e, dopo il gol su rigore a Basilea, vorrebbe tornare a segnare anche in campionato (ultimo centro: 9 maggio 2010, Roma-Cagliari 2-1). A centrocampo, ballottaggio Menez-Greco, «di cui mi fido, altrimenti non lavrei messo in due sfide chiave».
La parola dordine di Ranieri è chiara: «Il derby va dimenticato, ora dobbiamo pensare alla Fiorentina. Stiamo ritrovando convinzione e autostima, dobbiamo proseguire su questa strada. Ho un gruppo compatto e voglioso, per un allenatore è la base per lavorare bene. Finalmente abbiamo archiviato il campionato scorso, ora dobbiamo pensare a questo. La svolta è arrivata perché ci siamo resi conto che la stagione era cominciata ma che noi non eravamo partiti. Il nostro obiettivo non cambia. Vogliamo migliorarci rispetto allo scorso anno, è uno stimolo che devo avere io come allenatore e che deve avere tutta la squadra. Non si può cominciare una stagione senza pensare di migliorare quella precedente. Questanno il campionato avrà una classifica molto più compatta, non cè un leader».
Dopo la vittoria nel derby arriva una domanda sul suo futuro: «Dove sarò a luglio? Vado al mare. La mia mente è al 100% alla Roma. È stato, è e sarà sempre così. Voci e contatti non hanno mai intaccato il mio lavoro. Non cambia nulla per me. Ancelotti dice sempre che prima o poi vorrebbe allenare la Roma? Lo andrei a prendere all’aeroporto, sarei felicissimo anchio».