CORSPORT (P. TORRI) - Tornasse indietro, Claudio Ranieri probabilmente, anzi sicuramente, quel cambio non lo rifarebbe più. Cioè al minuto ventitrè della ripresa, non richiamerebbe più in panchina Francesco Totti per mandare in campo Marco Borriello. Non tanto per lex milanista, quanto per il suo capitano che stava giocando un secondo tempo da protagonista assoluto.
RISCHIO -E quello di sentirsi sotto esame,da parte di Ranieri, ogni volta che dovrà scegliere il tridente offensivo. Il tecnico ha le spalle larghe e sa come navigare nel mondo del calcio. Fa bene ogni volta che ne ha loccasione di ricordare a tutti che lui le scelte le fa prima e che«dopo a parlare sono buoni tutti». Così come a ribadire che un allenatore non può mai vivere come un problema quello dellabbondanza. Rimane comunque il problema di una scelta che non sarà mai facile, sapendo di correre il rischio che, quelli che parlano dopo, lo faranno quando il risultato non darà ragionealla scelta fatta dal tecnico. In questo periodo, peraltro, Ranieri ha dato limpressione di scegliere quasi in base al minutaggio da garantire a tutti i suoi attaccanti che è un metro di scelta che ci può stare, ma che può rischiare di trasformarsi in un limite.
SCELTE -Finchè ci saranno tre partite a settimana, e alla Roma auguriamo che sia fino a maggio, sarà probabilmente possibile gestire la situazione in maniera abbastanza tranquilla, concedendo il giusto spazio a tutti, nel rispetto comunque del bene supremo che resta la Roma. Come scegliere, allora, oltre che con un criterio di minutaggio? Ranieri un posto fisso sembra averlo assegnato, quando nel dopo partita di Torino, ha sottolineato come Borriello sia tra le punte quella con caratteristiche uniche, in grado di garantire profondità e presenza in area. Con un Totti che a grandi passi sta tornando il giocatore di sempre, insostituibile, e che si è tolto dalla spalla anche la scimmia della mancanza del gol, Vucinic e Menez sembrano destinati a essere quelli che di volta in volta dovranno attendere la comunicazione ufficiale del tecnico per sapere se giocheranno. Il problema potrebbe poi pure ingigantirsi se Adriano tornasse anche soltanto allottanta per cento di quello che è stato, cioè un attaccante devastante. Le scelte diventerebbero ancora più complicate, ma per dirla alla Ranieri, beato quellallenatore che deve risolvere questo tipo di problemi.