Reja protesta per l’arbitraggio ma Olympia non vola più

08/11/2010 alle 10:44.

IL ROMANISTA (L. PELOSI) - Loro da sempre pensano che ci sia un complotto interplanetario a favore della Roma. Se lo dicono tra di loro, si danno ragione a vicenda. Figuriamoci dopo un derby perso, cioè dopo un derby qualsiasi, visto che stiamo al terzo consecutivo. «I miei ragazzi dicevano: basta - tuona Edy Reja - non si può giocare contro 12».

Sicuramente l’avrebbe segnato Floccari. Le idee sono confusissime perché poco dopo Reja parla di un «fallo nettissimo di Baptista su Lichtsteiner». Ma non era Stendardo? Peccato che si siano scontrati tra loro. Magari ci si potrebbe lamentare del fatto che l’azione è proseguita con i due giocatori a terra. Ma in fondo la Roma non è mica un ente morale. In ogni caso, c’è un complotto, è ufficiale: «Dopo la partita qualcuno dei miei si è lamentato dicendo che lì sopra qualcuno non ci vede bene». Forse si riferiva a chi, lì sopra, stava cercando il volo di Olympia? «Oggi ci sono stati episodi nettissimi per la Roma, mentre quando c’era da fischiare per la Lazio non abbiamo sentito il fischio dell’arbitro». Allora sì, erano distratti, stavano cercando l’aquila e non l’hanno trovata. Una volta cercarono Aquilani e persero anche allora 2-0. Non parla il capitano, Rocchi. Ha imparato dal suo mentore Di Canio, che quando perdeva restava in silenzio. Parla Brocchi, la differenza è una B, e in effetti la differenza con loro è sempre la B. «Tutti hanno visto il fallo su Mauri, impossibile non darlo». Ancora? Ma Dias era in fuorigioco. «Ma è rigore, perché il fuorigioco non l’ha dato». Se il criterio è questo, non è rigore, perché il rigore non l’ha dato. Eh sì, anche Brocchi è confuso. «Non è possibile. Sono due anni che gli episodi nei derby vanno a nostro sfavore, sono due anni che li perdiamo e non va bene». Va benissimo, non c’è problema. «Non possiamo perdere partite così». E chi l’ha detto che non si può? «Li possiamo guardare tutti, qui non si parla di libera interpretazione, qui si parla di immagini ben chiare». Quella del tabellone è chiarissima: Lazio-Roma 0-2. La dichiarazione più bella, però, è quella del giorno prima: «Vinceremo il derby e segnerò io». Parola di Hernanes. Profeta.