Ranieri rilancia: "Padroni del nostro destino"

23/11/2010 alle 11:04.

TUTTOSPORT (S. CARINA) - Sembra trascorsa un'eternità ma dalla sconfitta a Monaco contro il Bayern (alla quale nel post-gara seguì la frase sibillina di Totti sul «catenaccio» e le voci di un possibile avvicendamento in panchina) del 15 settembre scorso, sono passati poco più di due mesi.

COSA E' CAMBIATO. Quella che ha ritrovato all'improvviso la Roma. L'artefice principale di questo cambio di passo dei giallorossi è seduto vicino a lui in conferenza stampa. Si tratta di Menez che finalmente liberato nel ruolo di trequartista ha permesso la rinascita di e compagni. Ranieri se lo coccola: «Jeremy deve esser più tranquillo. A volte, infatti, è troppo esigente con sé stesso. Nemmeno lui sa quanto può crescere ancora, ha ampi margini di miglioramento». Il francese abbozza un sorriso (cosa rara) e ringrazia: «Giocando in questa posizione dietro gli attaccanti mi sento più libero. Lo sa anche il mister. Abbiamo chiarito tante cose l'anno scorso e da lì ho iniziato a lavorare bene. A Roma mi sento a casa mia, sono sereno e tranquillo e ho preso la strada giusta. Ma per quanto mi riguarda non ho fatto ancora niente. Non sono ancora al 100% delle mie potenzialità. Mi hanno aiutato quasi tutti, in particolare Mexes. E' chiaro che che devo crescere: ho 23 anni, non sono un bambino ma sono ancora giovane e devo migliorare in tutto, sia nel calcio che nella vita. Io come Pastore? Non guardo gli altri, voglio solamente crescere e se posso diventare un altro giocatore lo farò». Ha un cruccio - legato alla mancata convocazione in Nazionale - che prova a mascherare: «E' difficile accettare il fatto di non esserci ma non è il mio primo pensiero. In questo momento sto pensando alla Roma. Non segno molto? Nell'ultima gara ho fatto tre tiri e un gol: magari andasse sempre così». Nella gara d'andata la Roma all'Allianz Arena si presentò con un improbabile 4-4-2 senza esterni (nell'occasione vennero schierati Brighi e Perrotta; Menez giocò solo gli ultimi dieci minuti di partita) che venne surclassata dal Bayern ben oltre il 2-0 finale (bavaresi che ebbero un possesso palla pari al 65%). Ora le cose sono cambiate al punto che Ranieri stasera proporrà un centrocampo a rombo con Menez dietro due attaccanti. Uno di questi sarà Vucinic, a riposo contro l'Udinese: l'altro dovrebbe essere Borriello - «Marco sta attraversando un buon periodo di forma, sta facendo gol. L'importante è che continui ad impegnarsi per il bene della squadra» - con che partirà dalla panchina.

BALLOTTAGGI. Altri tre ballottaggi: in difesa Mexes-Juan (francese favorito) e Cicinho-Cassetti mentre a centrocampo Pizarro è in lizza per tornare al fianco di e Brighi. Proprio sulla posizione del cileno, l'altro interrogativo tattico della serata. Senza di lui, infatti, la Roma ha trovato maggior protezione con restituito alla posizione di vertice basso del rombo a protezione della difesa. Ranieri fa pretattica: «Pizarro è un playmaker ma la mia fortuna è quella di avere tanti centrocampisti intercambiabili». Per saperlo non resta che attendere qualche ora