REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - De Rossi in piedi sul cancello che separa il campo dalla Curva sud, fascia di capitano al braccio e mano sul cuore: questa l'immagine della vittoria della Roma. Fa festa il centrocampista (primo derby da capitano), fa festa la Roma che vince la terza stracittadina consecutiva. Tra i volti del trionfo, quello di Vuc
"Finalmente ci siamo liberati dall'ombra del campionato scorso", esulta Ranieri. Qualcosa sembra davvero cambiato nei meccanismi giallorossi: "Prima pensavamo a quello che avevamo fatto un anno fa. Ancora non stiamo bene, ci stiamo riprendendo. Ma la squadra l'ho ritrovata a Brescia, dopo quella sconfitta. Le vittorie aiutano, dovevamo soffrire per poter girare il momento". Il momento sembra girato davvero: terza vittoria consecutiva, tre successi in altrettanti derby. Impossibile non lasciarsi trascinare dagli eccessi: "Non c'è dubbio che abbiamo meritato - ammonisce Ranieri - non capisco le proteste dei laziali: vi state attaccando al fumo della pipa. Se fate così date soddisfazione ai romanisti, li state facendo godere come ricci". Emerge il Ranieri romanista, quello cresciuto tra Testaccio e San Saba: "A Roma sono cambiato, ora faccio il romano". E, da romano, ha regalato lo sgambetto alla Lazio capolista: "Ma io sogno un derby da scudetto, con entrambe in vetta". Quindi, pensiero rivolto al futuro: "Non alleno per vincere il derby, ma altro. Vogliamo migliorare il campionato dello scorso anno". Infine, un riconoscimento: "Il successo lo dedichiamo a Totti".
Proprio Totti gioisce dal divano di casa: "Questa vittoria me la sono goduta davvero, si sono avverate tutte le dichiarazioni della sponda biancoceleste... tranne il risultato". "Il derby è il derby, volevamo vincere e siamo felici di averlo fatto". Come Ranieri, il coordinatore generale Gian Paolo Montali dalla stracittadina è sempre uscito sorridente. Anche oggi: "Siamo felici, derby e Basilea erano due finali. La società ha allestito una grande squadra, abbiamo una rosa forte e ambiziosa". Sguardo già al futuro: "Non dobbiamo abbassare la guardia, ora ci aspettano due gare in tre giorni contro Fiorentina e Juventus". Un calcio anche alle polemiche: "Il risultato dipende sempre da noi. E i rigori c'erano".
A vederlo uscire dagli spogliatoi, sembra di imbattersi in un tifoso: occhi lucidi e sguardo incredulo, Leandro Greco è la vera sorpresa del derby. In campo al posto di Menez dopo meno di mezz'ora, un gol annullato e novanta minuti da protagonista: "Per me vale doppio, sono sempre stato romanista", spiega il centrocampista. A Basilea, tre giorni fa, era arrivato anche il primo gol ufficiale con la Roma: "La settimana più bella da giocatore", confessa Greco. Una vittoria di gruppo, quella che racconta Perrotta: "Sapevamo di essere nettamente più forti, ma siamo stati intelligenti e uniti a ripartire bene. Poi abbiamo colpito nel momento giusto. Vincere era importante, ma a noi il derby non basta, vogliamo vincere tutto". Sorride anche Borriello: primo gol nel primo derby, anche se con il brivido: "Ho tirato un rigore orrendo - ammette il centravanti - sono stato fortunato. Il gol e la vittoria sono una gioia immensa, la Roma vale Inter e Milan. Ora pesiamo alla Fiorentina, partita importantissima". Uscendo dall'Olimpico, alcuni tecnici giallorossi mostrano un cartello: "Oh, noooo!", la scritta, a fare il verso allo striscione esposto in curva Nord dai tifosi della Lazio dopo la sconfitta delle polemiche con l'Inter lo scorso anno. Un sorriso, poi, di corsa verso l'uscita dello stadio. C'è un derby da festeggiare.