IL MESSAGGERO - Quattordici punti nelle ultime sei partite, per la Roma. Ma il sorpasso in classifica ai danni della Juventus non cè stato. La squadra di Claudio Ranieri allunga la striscia positiva, ma probabilmente deve affidarsi anche ai rimpianti per non aver vinto una partita che per lunghi tratti ha controllato senza grosse difficoltà. Solo che, stavolta, alla squadra giallorossa ha fatto difetto la fase offensiva, nonostante la buona prestazione di Francesco Totti
IL MESSAGGERO -
Quattordici punti nelle ultime sei partite, per la Roma. Ma il sorpasso in classifica ai danni della Juventus non cè stato. La squadra di Claudio Ranieri allunga la striscia positiva, ma probabilmente deve affidarsi anche ai rimpianti per non aver vinto una partita che per lunghi tratti ha controllato senza grosse difficoltà. Solo che, stavolta, alla squadra giallorossa ha fatto difetto la fase offensiva, nonostante la buona prestazione di Francesco Totti, a segno per la prima volta in campionato. Ranieri, ex allenatore della Juventus, sperava nel bis, dopo il successo del passato campionato qui allOlimpico torinese, invece si deve accontentare di un pareggio. Parla in maniera serena, Ranieri, ma fa fatica a mascherare un filo di delusione. «Risultato giusto? Ho visto due squadre che volevano vincere. Noi forse nel primo tempo abbiamo avuto le occasioni per essere più concreti, perchè avevamo fatto molto possesso di palla e stavamo creando grossi problemi alla Juventus, ma non abbiamo colpito. Invece loro, alla prima azione, ci hanno fatto gol, per cui si sono gasati hanno preso più confidenza. Poi per fortuna abbiamo pareggiato. Nel secondo tempo è stata una partita aperta con unoccasione di qua e una di là», il virgolettato del tecnico romanista. E ancora. «Roma e Juventus sono due squadre diverse nellimpostazione del proprio gioco.
Io avevo visto altre partite della Juve e ho notato che contro il Brescia gli uomini di Del Neri si mettevano tutti dietro la linea della palla, tentando poi di ripartire. Sapevamo che dovevamo fare noi la partita, ma a conti fatti dovevamo essere più incisivi e concreti».
Domanda dalla platea: Roma da scudetto dopo questa partita? «Dobbiamo migliorare, siamo partiti con lhandicap, dobbiamo sempre fare la rimonta, dobbiamo affrontare sempre le partite come se fossero esami. I ragazzi si sono messi dimpegno, non hanno mollato e adesso stanno raccogliendo i frutti. Anche questo era un esame, siamo partiti bene, ci abbiamo provato...». In casa di una Juventus alle prese con grossi problemi in fase difensiva, dagli attaccanti della Roma ci si aspettava qualcosa di più. Borriello, tenuto in avvio in panchina, è poi entrato al posto di Totti, ma di fatto non si è mai visto. E Vucinic è stato spesso latitante, con Menez bravo solo a sprazzi. «In quel momento, cioè al momento dellingresso di Borriello erano tutti un po stanchi, per cui non abbiamo potuto servire Marco come facciamo di solito», la difesa di Ranieri. Ecco Philippe Mexes, protagonista di una buona prestazione, al di là delle rete che la Roma ha subìto per colpa di Iaquinta. Il suo primo pensiero va allamico Menez. «Jeremy sta crescendo bene e tutti noi approfittiamo della sua crescita. Lui è davvero molto bravo e lo sta dimostrando». Poi elogi anche a De Rossi. «La squadra sta nettamente migliorando sul piano del gioco perchè la posizione di Daniele davanti alla difesa ci consente di essere più quadrati. De Rossi ci sta dando tanto, è un ragazzo esemplare ma tutti stiamo facendo un grande lavoro. Via via abbiamo preso fiducia, dopo esser partiti male. Ma adesso la strada è quella giusta e dobbiamo continuare così, anche se qui a Torino avremmo potuto fare qualcosina in più». Dallinizio della ripresa pe Cassetti: fa rimpiangere il com pagno. Al posto di Totti: non riceve un solo pallone adatto alle su caratteristiche ma lui non fa molto per riceverlo.