GASPORT (M. CECCHINI) - Facciamo outing: nonostante i toni come sempre sobri, noi cacciatori di slogan pre-derby riusciamo a trovare anche stavolta qualcosa che ci piace, che faccia titolo. Ciò che invece si perde, nelle parole di Claudio Ranieri, è un doppio dato: la straordinaria cavalcata del 2010 ed il fatto che nella sua carriera italiana ai massimi livelli,
Fuochi & Divari Ovvio, comunque, che lapprezzamento per la Lazio è pari almeno alla voglia di batterla. «Reja è una grande allenatore e sta facendo benissimo dice Ranieri . La Lazio è in testa e io dico sempre che ognuno ha quello che si merita. Se è un fuoco di paglia, problemi loro. Noi comunque proveremo a dargli fuoco sicuramente». Frase dal sapore neroniano? Menodi ciò che si pensi. «Onestamente della Lazio non mi interesso. Dobbiamo comunque fare bene così come a Basilea. I cambi di modulo? Lho sempre fatto. Venti anni fa mi davano del confusionario, ora me ne avete assegnato solo uno. Mi dispiaccio un po ma vado avanti. In ogni caso dobbiamo sempre lavorare. Fra noi e la Lazio non cè divario. È solo un fatto di classifica. Sono due squadre che lottano per conquistare i vertici. Vedremo allultimo chi sarà davanti»
Luomo-partita Impressioni? La vittoria col Basilea ha rappresentato davvero uniniezione di fiducia per i giallorossi. «Non ci interessa assolutamente sapere chi sarà luomo partita del derby afferma Ranieri ma sono sicuro che sarà uno della Roma. Il derby non è una partita come le altre, non ci sono mai dei favoriti, è una gara a sé, però io lo vivo serenamente, anche se vogliamo batterli. I biancocelesti, poi, sanno che prima o poi perderanno e la loro paura è che accada con noi. Sono sotto pressione».
Messaggio ai sordi Ranieri, che recupera Pizarro e Nicolas Burdisso (anche se perde Juan), sente di avere il gruppo in mano. «I miei stanno bene, sono vogliosi e volitivi. Ho ribadito che sono con me ma non ce nera bisogno: è quello che si vede quando i giocatori lottano come a Basilea. Magari le mie parole sono state indirizzate a qualcuno che faceva "il sordo del compare"». Titoli di coda sullambiente. «Morganti? È un grande arbitro, sicuro autorevole e deciso. Incute rispetto, va benissimo. Limportante è che ci siano tanti bambini, è questa la cosa più bella. Gli sfottò vanno bene, sono il sale di questa partita, ciò che conta però è che rimangano sfottò». E per chiunque perda ce ne saranno a pioggia. Timori? «Quale timori? Non ci sono timori. Rispetto sì, timore no». Parola di uno che di derby se ne intende.