Ranieri al massimo: «Una vittoria storica»

24/11/2010 alle 09:08.

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Sembra incredibile vederlo così composto dopo averlo ammirato con il volto quasi sfigurato dalla gioia al fischio finale dello spagnolo Mallenco. Eppure Ranieri si presenta in conferenza-stampa come se fosse reduce da una vittoria in un’amichevole estiva: «Gara storica? Non lo so, se lo ha detto il presidente vuol dire che è vero – sorride maliziosamente - volevamo vincere ma la partita si è complicata

Più che domande, il post-gara gli riserva solo elogi: «Vi ringrazio anche se non serve la zingara per sapere cosa dicevate (riferito ai cronisti presenti, ndr) alla fine del primo tempo». Semplice: che alcune scelte, vedi insistere ancora con Greco, si erano rivelate sbagliate. La rimonta, però, cancella tutto: «Nel primo tempo ci allungavano e andavamo sempre in inferiorità numerica. Facevamo la fine del topo, girando ma non trovando mai il pallone. Nella ripresa ho spostato Vucinic e Menez sulle fasce ed è andata meglio. Abbiamo cambiato marcia e il pubblico ci è venuto dietro. A proposito: voglio ringraziare la tifoseria che è stata incredibile e ci ha aiutato come non mai». La vittoria contro il Bayern non lo fa stare ancora tranquillo: «Anche perché – rimarca – ci manca ancora un punto per la qualificazione e già so che a Cluj non sarà facile». Spende belle parole sia per Menez - «E’ un giocatore splendido, dalla panchina si alza il vento quando parte» - che per Borriello: «Non mi piace mai fare le classifiche di merito. Marco, però, è un grande centravanti altrimenti non lo avremmo preso».



Arriva poi l’elogio del : «Tutti quanti stanno capendo l’importanza di avere questa rosa. Guardate Francesco: ha accettato la panchina e poi quando è entrato è stato decisivo». Si rilassa un attimo, forse il calo di tensione si fa sentire. E allora è il momento per domandargli se la fortuna ha avuto un ruolo in una serata fantastica: «Se stavo togliendo prima che segnasse? Non lo dirò mai». Non serve: la risata cadenzata che segue alle sue parole dice tutto. Il diretto interessato conferma di non aver giocato al massimo: «Sono felice per la rete ma non per la prestazione. Devo dare di più». Spiega la dedica al compagno Pizarro: «E’ un amico col quale ho condiviso anni bellissimi. Mi andava di andarlo ad abbracciare e l’ho fatto». Semplice, un po’ meno sostenere per 90 minuti la Roma con 4 punte, come è accaduto invece nel finale (circa 8 minuti) della gara contro il Bayern: «Chiedetelo a Ranieri. Il mister ci deve rendere equilibrati in campo. L’aveva detto che se fosse servito l’avrebbe fatto».