Ranieri: "Adesso ci giochiamo il nostro futuro"

03/11/2010 alle 09:12.

IL ROMANISTA - Una gara importante anche per il futuro europeo di questa Roma. Tante assenze, i suoi giocatori come stanno, come sta Francesco Totti? E’ una gara molto importante per noi e per il Basilea, due squadre che vogliono passare il turno, abbiamo tutte e due le stesse possibilità.

"E’ una gara molto importante per noi e per il Basilea, due squadre che vogliono passare il turno, abbiamo tutte e due le stesse possibilità. Tutte e due vogliono girare il destino a loro favore. Sappiamo che è una partita bella, avvincente, dobbiamo giocare con molta determinazione ma restare sereni perché all’andata abbiamo sbagliato molto e loro sono stati molto bravi a sfruttare le tre occasioni che hanno creato. I ragazzi, quelli che sono qui stanno bene. Francesco ha ancora il dolore alla spalla ma credo che domani sera sarà regolarmente in campo."

Un commento sulla di per un turno.

"Sono più orientato a parlare della partita col Basilea che è la cosa più importante."

Vucinic, che quando gioca dà sempre il suo contributo, ce la può fare a scendere in campo per tre partite alla settimana. Inoltre, tempo fa disse di averle provate tutte, il 4-4-2 è il modulo migliore per questa squadra? Dopo gli ultimi infortuni, farà giocare Simplicio? Cambierà ancora schieramento?

"Come avete visto col Lecce non era un 4-4-2, abbiamo cambiato più volte modulo. Sapete che a me piace cambiarli, i giocatori sono abituati a cambiare. Non sono un allenatore che si fossilizza su un modulo di gioco. Lo ripeto: non sono i moduli di gioco vincenti ma dipen- de da come si applicano i giocatori, dallo stato di forma che hanno. Vucinic lo conosciamo tutti. Mirko è un campione stratosferico. Parlerò con lui, capirò molte cose e poi deciderò."

Rispetto all’andata quali correttivi intende fare?

"All’andata, avete visto, abbiamo prodotto molto ma non siamo stati quel tantino fortunati come è necessario nel calcio. Loro hanno fatto tre conclusioni in porta e tre gol per cui dobbiamo essere attenti perchè loro faranno ancora più gioco in casa, crosseranno molti palloni. Per l’intera partita non potremmo abbandonare la concentrazione e l’attenzione e dovremmo essere più sereni soprattutto sotto porta."

La preoccupa la situazione di Mexes?

"Con loro ho parlato chiaramente. Philippe è tornato in grande stile ai livelli che conoscevamo, è tornato in nazionale. Ho parlato con tutti e tre (Mexes, Burdisso e Juan ndr), a rotazione giocheranno sempre e riposeranno. Anche per domani era previsto il suo rientro, gli altri due mi danno ampie garanzie. Lo aspetto, mi auguro che questa influenza gli passi al più presto. Ci conto."

Nelle scelte col Basilea ci sarà anche un pensiero al derby?

"Io cerco di mettere in campo la migliore formazione. Non penso al derby ma al Basilea, una partita importante. C’è davanti il futuro, il nostro futuro in , una competizione bellissima e vogliamo andare avanti. Le mie considerazioni saranno in base a come stanno i ragazzi, come hanno recuperato e poi sceglierò la migliore formazione possibile."

Su Simplicio. Ci racconta l’evoluzione di questo ragazzo, cosa è cambiato la considerazione sul giocatore?
 
"Lui è un ragazzo d’oro, lo seguivo già al Parma. Può giocare in ogni ruolo anche se ultimamente ha giocato più da trequartista. Lo abbiamo preso perchè poteva essere una valida alternativa a Pizarro. E’ un professionista valido, serissimo. Dopo l’infortunio sta entrando nei meccanismi, sta diventando sempre più determinato per cui domani avrà la possibilità di cominciare la partita e mi auguro faccia una gran partita."
 
E’ ragionevole dire che è più importante la gara col Basilea che il derby?
 
"Per forma mentis sono abituato a pensare alla partita successiva. E’ importante perchè sei fai bene e vinci, è una medicina importante proprio per l’autostima e la considerazione per il momento che stai attraversando. La squadra ultimamente sta reagendo bene, nelle ultime tre partite ha fatto due vittorie e un pareggio. Si sta ritrovando e per me è molto importante. Abbiamo difficoltà per i giocatori che non possono giocare ma lo spirito di gruppo è altissimo, nell’arco di un campionato lo spirito è una cosa essenziale. noi ce l’abbiamo e dobbiamo continuare a lottare come stiamo facendo."
 
Si è parlato molto della condizione atletica della Roma. A Parma si poteva vincere, con il Lecce sono arrivati i tre punti. E’ in crescita?
 
"Credo che vada di pari passo con la condizione mentale. Nelle squadre in cui sono subentrato si parlava di condizione fisica quando invece era quella mentale che deficitava. Quando si risolvono i problemi e con le vittorie la squadra si scioglie sempre di più. Avete visto con il Lecce eravamo un pochettino nervosi e precipitosi. Dopo il primo gol la squadra si è ritrovata, si è sciolta e ha continuato ad attaccare. Credo che la vittoria sia la medicina migliore per vedere come sta la squadra. Abbiamo molti infortunati, ma molti sono cronici, convivono con dei problemi e capita che si debbano fermare. In questo periodo si sono fermati tutti insieme, questo è il guaio. Ma la Roma è una e ha voglia di lottare e tirarsi fuori. Dobbiamo continuare."
 
Condivide le dichiarazioni di Fink che ha detto che la Roma è favorita?
 
"Tutto il mondo è paese. Capite la battuta? Ognuno cerca di scaricare la responsabilità sull’altro. Come nome la Roma è da molti anni in campo italiano ed europeo per cui è giusto prenderci la responsabilità di favoriti. Ma nel campo non vanno solo i favoriti, anche le altre squadre che hanno la voglia di tirare giù i favoriti. Domani sarà una partita aperta, combattuta, tirata fino all’ultimo sospiro. Certo, loro hanno giocato sabato ma hanno giocato con solo con tre titolari e li hanno anche sostituiti, per cui loro arrivano freschi mentre noi siamo belli tirati. Ma non è una scusante, soltanto per capire quanto dobbiamo spingere sull’acceleratore."