IL ROMANISTA (M. IZZI) - Limmagine da cui partiamo ritrae Rosella Sensi sulla tribuna della Favorita di Palermo, completamente in bianco e sorridente in una calda serata di fine agosto. Seduto accanto a lei cera Franco Sensi, composto e silenzioso, con una sciarpa del Palermo al collo. Era il 27 agosto 2000 e per Palermo era la serata del ringraziamento a Franco Sensi che aveva salvato il club rosa-nero dal fallimento, restituendo un futuro calcistico alla squadra della città siciliana.
Cè da sperarlo perché Sensi al Palermo ha dato veramente tanto, a partire dagli investimenti. Trenta miliardi per rilevare la società, e 20 destinati al mercato per dare la caccia alla promozione dalla serie C alla B. Per il ruolo di direttore sportivo Sensi puntò su Giorgio Perinetti, che aveva avuto per tre anni alla Roma e che era cresciuto alla scuola di Dino Viola. In una memorabile riunione a Trigoria, Perinetti, Baldini, Lucchesi e Franco Sensi decisero la strategia e i nomi per far volare il Palermo. La cosa impressionante per chi non crede nel destino è che i rosa- nero, in quel campionato 2000/01, conquistarono la testa della classifica che non avrebbero più mollato il 29 settembre, al Flaminio di Roma, contro la Lodigiani. A quella gara assistette Franco Sensi assieme a Fabio Capello e a tutta la rosa della Roma. Conquistata la serie cadetta ecco arrivare una stagione di consolidamento coronata dalla salvezza. Quellannata, tra laltro, venne inaugurata da una nuova amichevole della Roma a Palermo, con un giovanissimo Daniele De Rossi alla prima uscita italiana con la maglia dello scudetto. Sensi aveva anche pensato a Roberto Pruzzo per la panchina del suo Palemo, ma il 22 luglio 2002, decise che era arrivato il momento di lasciare che i siciliani camminassero con le proprie gambe. Il Palermo passerà a Zamparini che ancora oggi tiene le fila del club e che è il primo a dover coltivare un sentimento di riconoscenza nei confronti di Franco Sensi.