REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Giorno di prove a Trigoria. Prove di undici in vista di Palermo, la gara che aprirà il mini ciclo di tre trasferte in dieci giorni: il 4 dicembre seconda tappa a Verona con il Chievo per chiudere l'8 a Cluj ultimo turno del girone di Champions.
SCELTE O BLUFF? - Borriello-Totti con Menez alle spalle: questo il messaggio che Ranieri ha affidato stamattina al campo. Indicazione reale o bluff del venerdì? Il dubbio resta, anche se la scelta di puntare su questi tre elementi e sacrificare (inizialmente) Vucinic appare, in questo momento, la più logica. Perché dopo aver assistito dalla panchina a 75 minuti della partita con il Bayern e aver trasformato il rigore decisivo, per Totti sembra arrivato il momento del rilancio dal primo minuto. Al fianco, magari, di Borriello, indispensabile per questa squadra e per il tecnico ("Roma dai tempi di Batistuta non aveva un centravanti così",
ha ammesso Ranieri in un'intervista a Repubblica). Sulla trequarti, invece, difficile togliere spazio a Menez, certamente il più in forma dei quattro e l'unico che consente di passare in corsa ad un modulo con tre attaccanti, spostandosi sulla destra. A chiudere il cerchio, il momento così e così di Vucinic. Se per Van Gaal il montenegrino mercoledì "ha giocato una grande partita", non tutti la pensano allo stesso modo. A partire da chi, a Trigoria, si aspettava da lui una maggiore "cattiveria" agonistica.
DUBBIO SIMPLICIO - Tutto deciso quindi? Tutt'altro. Perché fino ad oggi difficilmente Ranieri ha risolto i propri dubbi con così largo anticipo e spesso ha addirittura cambiato idea a ridosso del match (chiedere a Totti come aveva vissuto la vigilia di Roma-Udinese). In ballo, anche il discorso a centrocampo: senza Perrotta e Taddei, ancora non al meglio - si lavora per recuperarli in vista di Verona - e con Greco reduce da un colpo al ginocchio sinistro ricevuto contro il Bayern, l'unico dubbio a metà campo, per una maglia accanto a De Rossi e Pizarro, è tra Simplicio - che oggi Ranieri ha provato con i due titolari - e Brighi. Ballottaggio equilibrato, almeno quanto per l'attacco: per Brighi il club di Zamparini è la vittima preferita in carriera, a cui ha già realizzato quattro gol nelle ultime tre gare. Simplicio, invece, a Palermo è stato di casa fino alla scorsa estate: nei quattro anni trascorsi con la maglia rosanero ha realizzato 24 reti, prima dell'addio a costo zero per firmare con la Roma. Proprio per questo, non è da escludere il rischio contestazione da parte dei tifosi siciliani. Dovesse respirare questo clima anche Ranieri, la scelta sarebbe obbligato.