Perrotta-go’, la Sud canta «correte, scappate...!»

11/11/2010 alle 10:13.

IL ROMANISTA (M. MACEDONIO) - Il primo coro della serata, quando manca ancora mezz’ora all’inizio e i giocatori sono in campo per il riscaldamento, è tutto per il capitano. «Tot-ti, Totti, Tot-ti-gol…» canta la Sud, tanto per far capire quanto sia pesata, a un’intera tifoseria e non solo a lui, quell’assenza, ingiusta, nel derby. E a proposito di derby, sta

consapevolezza. Perché c’è davvero un altro clima allo stadio, stasera. Lo respiri sugli spalti, ma soprattutto
sembrano avvertirlo i giocatori in campo.
 
Canta a voce piena, la Sud. Come non la sentivi da un po’. Ed è un flusso continuo, incessante, come
a passare in rassegna tutto il repertorio. E allora, ti sembra quasi di vederla, quella spinta che parte dalla curva e arriva fino al terreno di gioco. Un incitamento costante. E nei momenti di pausa, non guasta qualche coro di sberleffo per i cugini. Così, tanto per gradire e non farsi mancare nulla. Neanche i “distinguo”, però: poco dopo la mezz’ora, infatti, ecco spuntare in uno striscione: «Negate il ricordo – c’è scritto. – Occultate la verità. Gabbo vivo!».
 
Quando arriva, allo scadere del primo tempo, il vantaggio sembra quasi cosa ovvia. Niente di più Simplicio. Anche se segnare dalla parte della Nord gli nega la prima corsa sotto la Sud. E allora, ci pensa Marco. «Borriello!», risponde allo speaker la curva. Tre volte, anche se i suoi gol sono già cinque. Gilardino? Poco male. Tre “chiamate” anche per Perrotta. Perché corre, la Roma. Finalmente, liberata. «Correte, scappate…».