«Palermo più bravo»

29/11/2010 alle 09:17.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Claudio Ranieri evidentemente sentiva puzza di bruciato se, alla vigilia della partita del “Barbera”, aveva battuto forte sul tasto dell’euforia post Bayern. Temeva, il tecnico, che la Roma potesse essere ancora con la testa per aria dopo l’impresa di Champions

E, così, è stata sprecata un’occasione d’oro per dare un senso vero alla classifica. Una batosta per certi versi impensabile, oltre che inattesa. Ranieri cerca di spiegare il botto della sua squadra fornendo una verità tutta sua. «Bisogna accettare la sconfitta, complimenti al Palermo. Non c’erano segnali di una sconfitta così secca: i ragazzi erano convinti di fare bene, ma anche di affrontare un grande Palermo. Volevamo continuare la serie positiva, ma l’avversario ha fatto meglio di noi», il suo virgolettato.

E ancora. «Nel primo tempo siamo stati sotto, eravamo lenti nel contrattaccare, e quando lo facevamo subivamo fallo. Gli attaccanti del Palermo erano più ficcanti nella nostra difesa. Non ho altre analisi da fare: non abbiamo sbagliato partita, ma ha fatto meglio il Palermo. Rifare il miracolo dello scorso anno? Dobbiamo avere la continuità che stavolta ci è mancata. Vincendo, avremmo dato un segnale a tutti. E sabato ci aspetta una partita rognosa in casa del Chievo».

Infine. «Se sta nascendo una Roma diversa con Borriello? Per ora no: le idee possono essere sempre riprese e corrette, anche grazie all’aiuto dei giocatori. Non dobbiamo dimenticare che noi venivamo dalla partita di di martedì, e non abbiamo avuto la possibilità di prepararci bene. Il nostro secondo tempo è stato incolore. Menez? Non ha avuto lo spunto vincente sugli esterni perché era raddoppiato, i centrocampisti non trovavano le punte che a loro volta non avevano spazi. Bisogna accettare la sconfitta. Noi non siamo malvagi, solitamente: stavolta complimenti a loro. Una squadra come la nostra, che ambisce allo scudetto, deve fare più punti in trasferta. Pizarro? Era tanto che non giocava, ha sofferto di più, ma parlerò con lui. I tre gol sono stati nostri regali».

Ecco l’analisi di Julio Sergio, che non è assolutamente esente da (grosse) colpe. «Il Palermo ha dimostrato di essere una grande squadra. Il primo gol? Ho recuperato subito la posizione, però ero coperto da Riise e non ho visto, ma potevo fare di più», dice con onestà. «Non abbiamo saputo gestire la partita e alla fine è arrivata una sconfitta che fa male. Abbiamo preso una sveglia, noi dobbiamo reagire perchè giochiamo spesso. Loro hanno giocato meglio di noi e hanno vinto, il calcio è così. Dobbiamo fare molto meglio di quanto fatto qui a Palermo, ora sotto con l’allenamento. Perdere non è mai buono, però qui in squadra ci sono grandi campioni che sanno lavorare anche sulla psicologia. Il Palermo gioca un calcio bello e veloce. Sicuramente potevamo fare meglio, ci abbiamo messo anche del nostro per fare una figuraccia».