IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Non andrà a Basilea, per il derby sta ancora valutando. Rosella Sensi sa che questa è una settimana importantissima per il futuro della Roma e, come sempre, i suoi pensieri saranno tutti per la squadra. Però, il presidente giallorosso sa anche che i giocatori e lallenatore, già abbastanza sotto pressione in questo complicato inizio di stagione, hanno bisogno di serenità e tranquillità. Normalità, quindi, è la parola dordine a Trigoria perché, e la Sensi ne è convinta, così tutti potranno rendere al meglio in queste due delicate sfide.
Capitolo derby: Rosella Sensi non ama la stracittadina e quando può evita di andare. Di sicuro non è mai presente quando è la Lazio a giocare in casa. Un po scaramanzia, un po - come qualsiasi tifoso degno di questo nome - perché la pressione arriva alle stelle. Lo scorso 18 aprile però, con la Roma che doveva mantenere il primo posto in campionato, Rosella decise di invertire la tradizione. E, pur con la Lazio che giocava in casa (proprio come domenica) si presentò allo stadio. Accompagnata dalla mamma, il suo volto tradiva unenorme tensione. Al momento del gol di Rocchi era una maschera, al momento del rigore di Floccari parato da Julio Sergio sotto la Nord neanche a parlarne, quando Vucinic realizzò la sua doppietta esultò. Presidente sì, ma una vittoria così valeva più di un sorriso. Al fischio finale, parlando coi giornalisti, disse: «Generalmente non vengo al derby, ma stavolta ho deciso di esserci perché era giusto metterci la faccia». La speranza è che anche stavolta decida di sedersi al suo posto in tribuna autorità e che, ovviamente, il risultato sia lo stesso di sei mesi fa.




