Mexes: «Scudetto? Dipende da noi»

14/11/2010 alle 11:21.

IL ROMANISTA (D. GIANNINI, V. META) - Scivolata pulita, tempismo perfetto e quando si rialza la palla ce l’ha sempre lui. Era da un po’ che non si vedeva un Mexes così: il francese ha scelto un campo difficile come Torino per tornare ai suoi livelli di rendimento. «Io provo a fare il mio mestiere - ha sorriso Philippe alle telecamere di Roma Channel-

A non lasciare del tutto soddisfatto Mexes è piuttosto il risultato: «Peccato per il paregggio, era una partita che potevamo vincere, però andiamo avanti, in fondo siamo sempre lì. Secondo me noi siamo superiori alla , solo che stasera (ieri, ndr) abbiamo subito questo gol all’inizio e la partita è diventata strana. Dobbiamo sicuramente fare meglio, ma andiamo avanti». Se gli parlano di scudetto, Mexes non si nasconde, ma nemmeno fa proclami: «Dipende solo da noi. L’anno scorso abbiamo fatto belle cose, ora è diverso e sappiamo che è difficle ripeterci. Daremo tutto fino alla fine, questo è certo. Ma è ancora presto per parlare di queste cose».

Non è presto, invece, per fare una promessa: «In Italia non vestirò nessuna maglia diversa da quella della Roma». Niente , niente Milan o Inter. No, se resterà nel nostro Paese, lo farà per rimanere fedele alla Roma. Il problema, semmai, è proprio quel "se". In un’intervista rilasciata a Radiomontecarlo, Phil ha parlato un po’ di tutto. Della nazionale, del suo primo anno nella Capitale e anche del suo futuro. Quando gli chiedono se, a 28 anni, abbia voglia di scoprire un altro campionato, lui risponde schietto, come sempre: «Sì, perché no. Mi piace l’avventura. Ma è difficile immaginare di lasciare Roma dopo sette stagioni. Sono un’eternità in una carriera calcistica. A Roma ho vissuto grandi momenti e tuttora ci sto molto bene. E’ bene che io rifletta sui piani per la mia carriera. Ci sono molte cose che entrano in gioco, compresa la nazionale ». L’intervistatore lo incalza: "Sei attratto dal calcio inglese?". Lui non si nasconde: «Sono aperto a tutte le proposte. Il campionato inglese è il migliore del mondo. Dove ci sono giocatori più grandi. E’ eccitante. Ti fa venire voglia». La Premier affascina chiunque, non solo lui. Calma, dunque. Non è affatto detto che Phil lasci la Capitale. Roma gli è entrata dentro. Forse, anche perché gli amori più belli sono quelli che all’inizio sembrano impossibili. Come quell’avvio da incubo. Mexes lo racconta quando gli chiedono se ha mai pensato di andarsene da Roma. «Sì, il primo anno ci ho pensato. Ci furono cinque cambi di allenatore, non era l’ideale. Ma non volevo lasciare le cose come stavano, e così decisi di restare. A poco a poco, abbiamo costruito qualcosa di importante. Ora sono passate sette stagioni, sono molte. A giugno sarò in scadenza di contratto. Dovrò riflettere bene».