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GASPORT (M. CECCHINI) - Complimenti & Coccole. La Roma che torna da Basilea ha laria «svizzera» di chi comincia a vedere la cassaforte piena e la vita ricca solo di meravigliose cioccolate tutte da gustare. Il gourmet della situazione,Jeremy Menez, ha la consueta aria imbronciata, e non tutto probabilmente deriva da quel taglio al po
La faccia cupa è questione di timidezza, sussurrano, ma di sicuro al francese le dimostrazioni di affetto non mancano. «Ha talento da vendere dice capitan Totti vedrete che potrà essere luomo derby». Le stimmate del giocatore anti-Lazio gliele assegna anche John Arne Riise. «È meraviglioso avere Menez in gran forma», dice sul suo blog». «Pronto per il derby» Dopo investiture del genere, Jeremy prova faticosamente a mantenere i piedi per terra. «A Basilea ho giocato bene spiega il francese ma non so se sia stata la mia più bella partita con la Roma. Le somiglianze con Kakà? Non so, finora nessuno me lo ha mai detto e in ogni adesso questo non conta, è importante solo il derby. La vittoria contro il Basilea ci ha caricato, io sono già pronto per giocare domenica».
IN VETRINA PER BLANC Dubbi non ce ne sono, anche perché le assenze in qualche modospingono Claudio Ranieri a un nuovo impiego del talento francese. Quello che ci vuole, daltronde, per riproiettare Menez sulla ribalta transalpina dopo lultima bocciatura rimediata da Laurent Blanc per le partite dellottobre scorso. «Alla Nazionale io continuo a puntare», conferma Jeremy, che sa come la vetrina del derby potrebbe riaprirgli le porte dei bleus, visto che la stima nei suoi confronti il commissario tecnico non lha mai persa. Tra laltro il ruolo di trequartista che il rombo disegnato dallallenatore gli riserva, sembra essere proprio quello in cui può esprimere tutte le sue doti. «Doti alla Kakà, tranne che per il tiro in porta» hanno sempre sussurrato a Trigoria da quando lo hanno visto lavorare in gruppo.
ECCO IL TIRO Chissà che laver scardinato la porta del Basilea non gli sia di buon auspicio anche per un nuovo salto di qualità. Daltronde, Totti si è affidato a Menez per trascorrere una domenica (causa squalifica) meno malinconica. E deludere il capitano in un giorno del genere, a pensarci bene, sarebbe proprio un peccato.