IL ROMANISTA (G.PIACENTINI) - Prima o poi succederà perché è una di quelle cose scritte, una bella storia di calcio. Se succederà prima (a fine stagione) o poi (non tra dieci anni come ha detto con una battuta Claudio Ranieri) dipende da tanti fattori. Prima o poi Carlo Ancelotti chiuderà una straordinaria carriera da allenatore proprio dove era decollata quella altrettanto straordinaria da giocatore: e cioè nella Capitale. Una convinzione che lattuale tecnico del Chelsea ha sempre avuto e che non ha mai nascosto.
di calcio. Se succederà prima (a fine stagione) o poi (non tra dieci anni come ha detto con una battuta Claudio Ranieri) dipende da tanti fattori. Prima o poi Carlo Ancelotti chiuderà una straordinaria carriera da allenatore proprio dove era decollata quella altrettanto straordinaria da giocatore: e cioè nella Capitale. Una convinzione che lattuale tecnico del Chelsea ha sempre avuto e che non ha mai nascosto.
Secondo la stampa inglese, però, lavventura giallorossa di Carlo Ancelotti comincerà molto presto, magari già a fine stagione quando la strada dellallenatore di Reggiolo e quella del Chelsea si divideranno, sempre che Abramovich non decida di liberarsi di lui prima della scadenza del contratto. Le azioni di Ancelotti a Londra sono in netto ribasso, e meno di sei mesi dopo la conquista dello storico «double» vive già da separato in casa a Stamford Bridge. E in questo matrimonio in crisi, secondo il quotidiano The Independentsi starebbe inserendo prepotentemente la Roma, che dopo il pareggio dei Blues sabato contro il Newcastle avrebbe contattato Ancelotti per chiedergli fin da ora la disponibilità a trasferirsi in giallorosso il prossimo anno. Con quale proprietà ancora non si sa, ma Ancelotti è un tecnico in grado di mettere daccordo qualsiasi proprietà ci sarà il prossimo anno a Trigoria.
Discorsi virtuali in questo momento, anche perché sulla panchina giallorossa in questo momento cè un tecnico, Claudio Ranieri, che ha il contratto in scadenza a fine stagione e con il quale si era cominciato a parlare di rinnovo. Ora la situazione è in stand-by e probabilmente non si sbloccherà prima che la Roma passi di mano, ma a quel punto tutte le soluzioni possono essere valide, compresa quella di Ancelotti, che si sente un giorno sì e laltro pure con lamico e compagno di tante battaglie, Bruno Conti. Sulla sua panchina, a Londra, vedono già Pep Guardiola e probabilmente la clamorosa vittoria del Barcellona ieri sera contro il Real Madrid non ha fatto altro che rafforzare le convinzioni di Abramovich, che sta già progettando un Chelsea stile Barça. Per riuscire nel suo progetto il magnate russo conta di portare a Londra fin da questa stagione Txiki Begiristain, ex direttore sportivo del Barca. Per realizzare il suo progetto non ha esitato a far fuori in poche settimane prima il vice di Ancelotti Ray Wilkins, quindi il direttore sportivo Frank Arnesen. Ancelotti per il momento resiste, anche grazie al fermo appoggio dei suoi giocatori. «Ho sentito le voci su Guardiola ma non dovete chiedere a me. Lallenatore è sempre lultimo a sapere certe cose». La cosa certa è che Ancelotti non ha nessuna intenzione di dimettersi e continua a fare il suo lavoro, ma sa già che al massimo a fine stagione dovrà preparare le valigie. E magari riaprirle a Roma, per coronare una serie di sogni: come quello di allenare, finalmente, Francesco Totti «lunico grande campione che non sono riuscito ad allenare» e la formazione giallorossa «lunica squadra italiana in cui potrei andare». Per sapere se ci riuscirà non bisognerà aspettare poi così tanto.