IL TEMPO - Un tempo da dimenticare, una ripresa da incorniciare per questa notte magica che consegna alla Roma gli ottavi di Champions. Manca la matematica, ma arriva il successo che serviva e soprattutto il segnale per dire anche all'Europa che questa squadra non è mai morta e non sembra perdere più. Pagano ancora i cambi di Ranieri che forse sbaglia qualcosa in avvio, ma poi tira un'altra volta fuori il coniglio dal cappello. E
In avvio pesa l'assenza di Juan, così come quella del capitano, ma soprattutto manca in mezzo al campo il De Rossi migliore. Lì in mezzo i tedeschi fanno per un tempo ciò che vogliono e una volta rotto l'argine sperare nella difesa uno contro uno di Cassetti su Gomez è utopia pura. Eppure la Roma parte bene, sembra avere il piglio di quella vista solo qualche giorno prima con l'Udinese, inizia a testa bassa. L'euforia del rimontone in campionato spinge i giallorossi avanti all'arma bianca: ma lì dietro c'è Kraft a far buona guardia. Il problema è che la Roma dura venti minuti poi in campo c'è solo il Bayern che cresce col passare dei minuti. La svolta arriva al 33' e guarda caso proprio su una marcatura sbagliata di Cassetti su Gomez: l'attaccante del Bayern fa tutto bene e chiude nell'angolino alla destra di Julio Sergio l'ottimo suggerimento di Ribery.
La Roma accusa il colpo e si muove sul ring verde dell'Olimpico come un pugile suonato, il Bayern inizia ad arrivare da tutte le parti e non ci mette molto a siglare il raddoppio che porta ancora la firma di Gomez. Stavolta è Menez a sbagliare: brutta palla indietro per De Rossi, Burdisso a quel punto non può nulla e l'attaccante del Bayern realizza il suo sesto gol in cinque partite di Champions. L'intervallo arriva come manna dal cielo per una Roma ormai in bambola che viene anche graziata dall'arbitro spagnolo Mallenco: non vede un rigore netto di Brighi su Ribery. Finita? Macché, nella ripresa è un'altra Roma.
La strigliata di Ranieri nell'intervallo scuote i giallorossi che rientrano in campo con Simplicio al posto di Greco. Va molto meglio e il gol capolavoro di Borriello (nono stagionale) riapre la partita. Anche stavolta c'è la firma bella grossa di Menez, che smonta la fascia destra e mette dentro un gran pallone per il bomber giallorosso: solita perfetta protezione della palla e girata da terra in rete per il 2-1 che rimette in palio la posta. Da qui in avanti è solo Roma, la squadra cresce e inizia a crederci davvero sbagliando più volte la palla del pareggio che arriva però, inevitabilmente, all'81'. Stavolta il colpo di genio parte dai piedi di Vucinic che resuscita sulla fascia sinistra Riise, palla nel mezzo e De Rossi fa esplodere l'Olimpico. Ma non è finita perchè questa partita la Roma vuole vincerla.
Ranieri così gioca il tutto per tutto, cambia ancora e spende la carta del quarto attaccante: Totti, e pesca ancora una volta il jolly. Il capitano alla prima giocata vera inventa. Palla maestosa a scavalcare la difesa che mette in porta Borriello sul quale Kraft non può che far danni: è rigore, indiscutibile. Dal dischetto lo stesso Totti consegna tre punti fondamentali a Ranieri e rimette in piedi la Roma anche in Champions: ora a Cluj l'8 dicembre basta un punto. Ma potrebbe anche non servire se il Bayern dovesse fermare il Basilea che ha battuto di misura proprio i romeni. Dopo quanto visto ieri all'Olimpico solo dettagli.