Greco: «Ho lavorato per questa gioia»

08/11/2010 alle 10:21.

IL ROMANISTA (V. META) - Una settimana da Dio. Difficilmente Leandro Greco dimenticherà gli ultimi cinque giorni: da Basilea al derby sola andata, appena il tempo di realizzare di aver segnato il primo gol in Champions ed ecco che Ranieri lo butta dentro per la sua prima stracittadina con la prima squadra.

In realtà le qualità di Greco erano sotto gli occhi di tutti già da qualche anno, da quello scudetto conquistato da capitano della Primavera nel 2005. Da Lecce a Basilea i chilometri sono tanti. Leandro li ha percorsi tutti in una notte, quella che l’ha improvvisamente catapultato alla ribalta. «Sono contento per Greco - ha detto Claudio Ranieri -. A Piacenza l’anno scorso era maturato molto, aveva acquisito quella personalità che ci vuole. Pensavo di mandarlo un altro anno a giocare, invece nessuna squadra lo ha voluto, ma io gli ho detto che ci sarebbe stato spazio anche per lui, poco ma ci sarebbe stato. Lui si è allenato con grande impegno e adesso sta raccogliendo i frutti del suo lavoro». Dopo l’exploit in Europa con quel sinistro fantastico che ha cambiato le sorti del cammino della Roma in , si era molto parlato di un suo possibile impiego nel derby. Alla fine l’infortunio di Menez l’ha proiettato in campo quasi a freddo. L’impatto? Devastante: un gol annullato, due assist e non un pallone sprecato. Una prestazione che non stupisce chi lo conosce e in fondo nemmeno lui: «Giocare, fare bene ti aiuta a inserirti nel gruppo. Questi sono ragazzi splendidi, comunque. Ma il campo è sempre la cosa più importante. So che le cose devono migliorare, devo ancora lavorare tanto e migliorare tanto. Una dedica? A mia moglie e mio figlio» Insieme a , Leandro era l’unico romano in campo. Sensazioni particolari? «Non direi. Ho avuto la fortuna di giocare in piazza calde come Verona e Pisa. Niente a che vedere con la partita di oggi (ieri,ndr), ma ho già affrontato partite simili. Spero di continuare così adesso. ? È un grande campione, ma nonostante questo è umile. È un ragazzo speciale, lo ringrazio come ringrazio tutti i miei compagni. Questo gruppo non lascia indietro nessuno, devo ringraziare anche loro se ho giocato oggi». E dire che una giornata da incorniciare sarebbe potuta diventare indimenticabile se Morganti non gli avesse annullato il gol arrivato, tanto per cambiare, una manciata di secondi dopo essere entrato in campo. «Ancora non ho capito se era fuorigioco mio o di Borriello (era di Borriello e anche piuttosto dubbio, ndr) - ha confessato Leandro-. Comunque è andata bene lo stesso e sono contento». Possono confermarlo Simplicio e Baptista, che proprio da Greco hanno ricevuto il passaggio prima di procurarsi i due calci di rigore. Sorride, Leandro. Il paradiso non dev’essere molto diverso da così.