Ecco la rivincita di Ranieri

25/11/2010 alle 10:07.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Dalle voci di esonero al trion fo. Dall’ombra di Lippi agitata ad arte a un contratto che a Ranieri era stato promesso cinque mesi fa ed è ancora chiuso in un cassetto. Il tecnico si è ri preso la Roma, dopo essere finito sotto processo per il difficile inizio di stagio ne della squadra. Il presidente Rosella Sensi aveva assunto l’im pegno morale di prolun gare il contratto

SVOLTA - L’allenatore individua la svolta nella stagione della Roma con la sconfitta di Brescia, datata 22 settem bre. Quella sera ha ritrovato la sua squadra, sconfitta per gli errori macro scopici dell’arbitro Russo. Ma è stato determinante il confronto con i giocato ri, davanti al presidente Sensi, all’indo mani della sconfitta contro il Basilea. Ancora più importante, per riprendere possesso dello spogliatoio, il colloquio in serata il 3 ottobre a Trigoria dopo la sconfitta nel pomeriggio a . «Se sono io il problema me ne vado, ma d’ora in avanti faccio giocare chi è più in forma, senza guardare in faccia nessuno ». I giocatori non lo hanno mai scaricato. Se lo avessero fatto, Ranieri sa rebbe a casa da un pezzo. Il 20 ottobre si schierò dalla sua parte, anche a nome dei compagni, dicendo a Rosella Sensi: « Sarebbe un errore cambiare allenatore un’altra volta » . Il rilancio della Roma è coinciso con l’esplosione di Menez. Una scommessa vinta da Ranieri. Quando arrivò per qualche mese si stu diarono a vicenda. Il francese era discontinuo e ve niva utilizzato con il con tagocce. Oggi per Ranieri è “ un titolare inamovibi le”. Ed è diventato uno dei giocatori più importanti del campionato italiano.

GESTIONE - La gestione del gruppo, è questo oggi il chiodo fisso di Ranieri, che in questi mesi ha la vorato in profondità con i giocatori. Far accettare la panchina anche ai gioca tori più rappresentativi. Non è facile. Martedì sera seduti accanto a Ranieri (che per la verità sta sem pre in piedi) c’erano Tot ti, Juan, Pizarro, Adriano. Un mese fa gli chiesero di andarsene. « Ranieri, lei ha mai pensato di dimettersi? » . Oggi i tifosi gli riconoscono il merito di aver trasferito alla squadra la sua voglia di non arrendersi mai. « Da calciatore non ero un fenomeno, ma un avversario per superarmi dove va passare sul mio corpo» , ama ripetere il tecnico di San Saba. La Roma è ripartita e lui oggi non si nasconde. Violenta la sua prudenza spingendosi a dire che «per lo scudetto vogliamo esser ci anche noi » . Aspetterà fino a prima vera notizie sul prolungamento del contratto, prenderà tempo per le offer te che gli sono già arrivate. Aspetterà la Roma. Certo, se dovesse vincere sareb be impopolare mandarlo via. Anche per il nuovo proprietario.