«È la rimonta dei tifosi»

24/11/2010 alle 09:32.

IL ROMANISTA (M. MACEDONIO) - Gongola, Claudio Ranieri. Anche se, ancora una volta, non lo dà a vedere. Quando, ai microfoni di Sky, gli viene chiesto se questa gara potrà essere annoverata tra quelle che avranno fatto la storia europea della Roma, risponde quasi schermendosi: «Se l’ha detto il presidente, può essere vero. Noi volevamo soprattutto fare punti, in una partita certamente non facile e che si era anche complicata non

fatto la storia europea della Roma, risponde quasi schermendosi: «Se l’ha detto il presidente, può essere vero. Noi volevamo soprattutto fare punti, in una partita certamente non facile e che si era anche complicata non poco. Ma i ragazzi si sono impegnati fino all’ultimo e, grazie anche all’aiuto del pubblico, si sono

potuti togliere una grande soddisfazione»

Una partita che ha dimostrato la grande capacità di gestione di quattordici uomini di grandissimo valore, gli fanno notare. «Quando si vince, è certamente così – risponde sorridendo Ranieri. – Mi sarebbe piaciuto sentire i giudizi alla fine del primo tempo…». Francesco  è il giocatore che nell’ultimo quarto d’ora ha dato una scossa, con un impatto straordinario sulla gara. Non sarebbe forse stato così se avesse giocato anche nei primi 75 minuti. «Lui veniva da due partite ravvicinare. L’ho fatto recuperare. Sapevo di poter contare su di lui . E’ entrato in campo e ha dato tutto il suo apporto».

Entra quindi nel merito della sfida il tecnico romano: «Nel primo tempo, loro sono stati molto bravi nel possesso palla, e noi andavamo spesso in inferiorità numerica». Una squadra che ipnotizza, quella tedesca? «Non ti ipnotizza – continua Ranieri. – Ti fa correre tanto. E allora, nella ripresa ho preferito mettere Vucinic largo a sinistra, e Menez largo a destra. Ho detto loro “correte sulle fasce” e poi vediamo». Un cambio di situazione che ha fatto prima disperare e poi esaltare i tifosi. Grazie anche a cambi coraggiosi, gli fanno notare dallo studio di Sky. Al di là del discorso tattico, gli viene chiesto, c’è anche un aspetto psicologico che ha contribuito alla metamorfosi della Roma? «La squadra – dice il tecnico – è in un momento buono. Abbiamo utilizzato il rombo in campionato, ma anche in . E’ andato bene e continuiamo così. Anche stasera ho detto ai ragazzi: “Occhio, perché loro fanno girare palla” mentre noi, lì in mezzo ci siamo disuniti. Non andava bene. Con la palla sempre in mano a loro e noi a fare la parte del topo che non la prende mai. Nel secondo tempo, abbiamo cominciato ripartendo in velocità. Abbiamo cambiato marcia. E già le prime due tre

azioni sono state importantissime. Il pubblico lo ha capito e ci è venuto dietro. Ha creduto nei ragazzi e ha contribuito a farci credere nella rimonta»
.

Il passaggio del turno è ora ad un passo. «Ancora non l’abbiamo conquistato – frena il tecnico di San Saba. – Ma la qualificazione è per noi importantissima. Era il nostro primo obiettivo e lo vogliamo centrare»