GASPORT (A.CATAPANO) - Dicono quegli invidiosi degli altri cantoni: «I basilesi sorridono tre giorni allanno» . Quelli del Carnevale, che qui, senza timore di esagerare, giurano sia inferiore solo alle sfilate di Rio De Janeiro e Venezia. 72 ore ininterrotte dalle 4 del mattino del lunedì dopo le Ceneri. Giullari, buffoni, tamburi, clarini: ogni gruppo folcloristico prende di mira un politico nazionale o internazionale, con rime in dialetto basilese. E senza che nessuno gridi al complotto. Insomma, sul Reno se la ridono. Per tre giorni. Perché passato il Carnevale, gli passa pure lallegria, e ricominciano a fare sul serio (la Roma ne sa qualcosa...).
Soprammobile È bello e rassicurante il sorriso di Fabio Simplicio. Oddio, non farebbe testo perché lui ride sempre. Ma il Carnevale non centra: Simplicio viene dallaustera San Paolo, i costumi di Rio non gli appartengono. Oggi ride di gusto, però, e si può immaginare il perché: è la sua serata, la aspettava da tre mesi, stavolta è tutto perfetto, non ci saranno ripensamenti né acciacchi a rispedirlo in panchina o in tribuna. Ha fatto fuori la concorrenza: rotto Pizarro, rotto Brighi, ci sarà lui nella serata del 4-2-3-1. Li ha seppelliti con una risata. «È il mio momento, sì. È arrivato e devo prenderlo al volo». Ranieri, invece, lo ha convinto con la serietà. «Un bravissimo ragazzo, un professionista esemplare, si è guadagnato questa chance, farà una grande partita», racconta lallenatore, che oggi lo spolvera e lo mette in mostra dopo averlo infilato nel cassetto al suo arrivo da Palermo. Umile, gran lavoratore, mai una polemica. E una straordinaria versatilità. «Dopo tanta attesa a me basta giocare. Non importa se in mezzo al campo, dietro le punte o sulla fascia», dice Simplicio. Un bel soprammobile, lo sposti dalla libreria al comò e fa sempre la sua figura.
Che esordio Tanta attesa - mai titolare in questa stagione, il primo convincente spezzone di gara solo sabato con il Lecce -, e ora la grande occasione per Simplicio arriva in una serata in cui si farà tremendamente sul serio: Ranieri gli affida finalmente la cabina di regia. «Sarà un match complicato e fondamentale: dobbiamo vincerlo per continuare lavventura in Europa. È il mio esordio assoluto in Champions, ma non avrò tempo di emozionarmi». Fiducia Non ci sarà tempo nemmeno per rifiatare, dopo. Lazio, Fiorentina, Juve, tutto in poche settimane. Simplicio sta per vivere il mese più bello e duro della sua carriera. «È il mio momento, voglio sfruttarlo per dimostrare che la Roma ha fatto bene a puntare su di me. Voglio ripagare tanta fiducia». Tra un mese, magari, potremo ridere tutti di più.