Dubbio Mihajlovic: Cerci sì, Cerci no «Per lui la Roma è uno stimolo in più»

10/11/2010 alle 10:09.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - «Lasciatemi andare ché gioca la mia Roma». Puoi guadagnare tutti i milioni che vuoi, ma non deve essere semplice affrontare da avversario la squadra del tuo cuore. Quella per la quale tifi e, in rari casi, anche quella dove sei cresciuto. Dove hai realizzato il tuo sogno da bambino: diventare un calciatore professionista. L’altro giorno - mancava poco al derby - Alessio ha chiesto una gentilezza a Sky: «Lasciatemi andare ché gioca la mia Roma»

 

L’Henry di Valmontone, nomignolo che non è ancora riuscito ad onorare appieno in carriera, gode a Firenze della stima incondizionata di un tecnico che, quanto a stima, comincia a goderne sempre meno in Toscana.

Mihajlovic, un romanista geneticamente modificato in laziale, gli affiderà come al solito la fascia destra. «Se Alessio giocherà, non credo sarà condizionato. Anzi, per lui affrontare la Roma sarà uno stimolo in più per dimostrare che con le sue doti avrebbe potuto giocare anche in giallorosso», spiegava ieri l’allenatore. Mihajlovic deve fare i conti con un’infermeria che non è piena. Di più. Montolivo si è operato ieri e ne avrà per una quarantina di giorni, Frey finirà sotto i ferri oggi. Oltre al centrocampista e al , la lista degli indisponibili include Babacar, Felipe, Jovetic e Zanetti. Il tecnico si affiderà in attacco a Gilardino. La punta azzurra, dice il tecnico serbo, «paga il Mondiale e la preparazione iniziata in ritardo, ma per noi Alberto resta fondamentale. E con il rientro di Mutu tornerà presto a segnare».
, tra i pali toccherà a Boruc. I quattro di difesa dovrebbero essere Comotto, Gamberini, Natali e Pasqual, in mediana Santana e Donadel, a destra Marchionni più di Cerci e a sinistra Vargas. In attacco, Mutu giostrerà da trequartista alle spalle di Gilardino. Avverte Mihajlovic: «Bisogna badare soprattutto al sodo. Da squadra operaia». Esattamente, quello che ultimamente riesce benissimo anche alla Roma.