GASPORT (M. CECCHINI) - Se ci fosse voglia di sorridere, potremmo dire che dopo lo schiaffo di Palermo i sussurri di Trigoria rappresentano una sorta di Wikileaks romana, dagli effetti potenzialmente pericolosi. E come sempre non è la cosa che fa più sensazione ad essere grave, ma ciò che resta dietro le quinte. Come dire, i battibecchi in campo fra Totti e Borriel
Fuori cioè una punta, con Pizarro che diventerebbe vertice alto del rombo, con De Rossi pronto a riappropriarsi della posizione di filtro davanti alla difesa e con due mediani ai lati. Meno frizzante? Può darsi, ma il ruolino di marcia lontano dallOlimpico è malinconicamente il 12° della A: solo 5 punti (ma in realtà 2, se si pensa che 3 sono giunti nel derby con la Lazio), frutto di 4 k.o., a cui vanno aggiunti quelli in Supercoppa con lInter e in Champion col Bayern.
Ranieri & Montali Con queste premesse e sentendo alle sue spalle un ambiente sbandato dal punto di vista societario (e dallInghilterra tornano le voci di flirt con Ancelotti), Ranieri ha spiegato sinceramente limiti e obiettivi. «A Palermo volevamo dare un segnale e non ci siamoriusciti. Dobbiamo migliorare in trasferta. Per questo le idee possono essere riprese e corrette». Un monito chiaro ai naviganti dellegoismo, poi, arriva anche da Gian Paolo Montali. «Bisogna rendersi conto che solo con il talento non si vince. Che Palermo ci serva di lezione: se vogliamo essere ambiziosi, non si possono fare errori del genere». Già, perché lambizione resta. «Questo è un campionato che si può vincere», ripetono tutti in coro. Ma Wikileaks in formato Trigoria, stavolta, non ci sorprende davvero.