Detto che De Rossi non può utilizzare l’Italia a suo piacimento ed è un protagonista importante, uno che indossa anche la fascia di capitano, lo stato d’animo di Ranieri si può giustificare con il dato statistico: tre giocatori su quattro acciaccati, roba da record. Formazione Tutto ruota, come sempre, sul quartetto d’attacco. Ranieri sostiene di fare le sue scelte «in base alle indicazioni degli allenamenti, da come vedo la squadra avversaria, da tante cose». Esclude la possibilità di utilizzarli tutti insieme: «è un’ipotesi affascinante, ma bisogna fare i conti con gli equilibri. Può capitare solo se la squadra sta perdendo». Dissente da chi parla di un Totti costretto a giocare lontano dalla porta dopo 5 stagioni: «Non ha mai fatto il centravanti puro. Era il riferimento avanzato, ma in area arrivava sempre a rimorchio». Oggi Totti potrebbe essere il grande escluso, in previsione della gara contro il Bayern. Ma anche Menez potrebbe restare fuori dopo il furto in casa subito giovedì e pure Vucinic potrebbe pagare la serataccia contro la Juve. Borriello è l’unico sicuro del posto. Ametà campo, in cabina di regia il redivivo Pizarro. Ai fianchi, Simplicio e Greco, ma non è da escludere l’inserimento di Brighi. Benitez Ranieri si aspettava i problemi di Benitez: «Ci vuole tempo per adattarsi ad una realtà nuova, per l’Inter non era facile ripetersi dopo aver vinto tutto e in fondo ci speravo perché altrimenti avremmo avuto un altro campionato deciso in partenza». Non è elegante, ma almeno è sincero.