GASPORT - «E stata una settimana durissima», ammette a fine gara Alberto Aquilani, romano e romanista da sempre. «Troppi ricordi ed emozioni, per non sentire una gara così - continua - Questi sono stati giorni davvero particolari, in tutti i sensi. La stanchezza per me è arrivata prima, proprio per una questione di tensione ed emotività. Però, prima o poi ci dovevo giocare contro la Roma». E il Principe ci stava per mettere pure la firm
STORARI-TOTTI VECCHIA STORIA Altro romano altra storia: Storari da una parte e De Rossi-Totti dallaltra che non se le mandano a dire nel burrascoso finale del primo tempo. Ruggini figlie dellultimo Roma-Samp, con Storari ai limiti del miracoloso e la Roma che vede sfumare il sogno-scudetto. Nel sottopasso, a fine partita, sportività e signorilità vanno a farsi benedire, e i più vivaci sono proprio i due simboli giallorossi. Talmente agitati da far quasi passare la voglia di Lupa a un romano e romanista da sempre come Storari, che quel giorno si sfogò così con alcuni amici: «Mai visto comportamenti del genere, uno schifo, qui non ci voglio più tornare».
A MARTEDI' Così Iaquinta: «Forse la Juve meritava qualcosa in più. La polemica sulla mia sostituzione? Volevo fare ancora qualche minuto, ma poi mi è passata. Va bene così, dai». Ora due giorni di riposo per tutti. La Juve tornerà al lavoro martedì, in vista della trasferta di Marassi contro il Genoa di domenica prossima. Probabile invece che lunedì si trovino a Vinovo gli infortunati, fra i quali Krasic. Il serbo potrebbe essere pronto per Catania-Juventus del 5 dicembre, a meno che lo staff medico bianconero non dia il via libera già per il primo dicembre, giorno di Lech Poznan-Juve.