As Roma, 4 offerte dall’estero

04/11/2010 alle 10:56.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - In rigoroso ordine alfabetico: Cina, Emirati Arabi, Italia (due) e Stati Uniti. Fino a ieri, sarebbero provenute da questi Paesi cinque delle sei offerte non vincolanti per l’As Roma. Sei. Ma quando la musica cesserà, e si passerà all’analisi delle proposte pervenute, il numero potrebbe ancora crescere. Perché ieri sia Rothschild sia Unicredit lanciavano lo stesso identico messaggio

 È questo l’elemento che salta agli occhi. La maggioranza delle offerte viene dall’estero. Indicativo. Come è stato sottolineato da "Il Romanista" proprio ieri, significa che, nonostante le difficoltà incontrate sul campo e fuori dalla nostra società - arbitraggi scandalosi, deferimenti sospetti, l’infermeria piena e una legge sugli stadi che il Parlamento non ne vuol sapere di approvare - l’As Roma fa parecchio gola. Questa società è terreno fertile. Qui si possono investire centinaia di milioni di euro facendo leva su una passione straordinaria e su un marchio, un logo, uno stemma, la lupa capitolina, conosciuti in tutto il mondo. Con tutto il rispetto per l’aquila, le pecore di Formello e la bandiera della Grecia. Uno dei due soggetti italiani sarebbe (ma il condizionale, in questo caso, potrebbe essere superfluo) la famiglia Angelucci. E l’altro? Logica impone che sia Angelini. Mica per niente, ma dopo avere espresso per un anno l’intenzione di acquistare l’As Roma, sarebbe davvero strano se non fosse uno degli offerenti.