IL MESSAGGERO (A. AMORUSO) - Scrivi Aabar Investments e leggi Mohamed Badawy Al-Husseiny. E lui la mente e il braccio del fondo sovrano di Abu Dhabi che da due anni a questa parte snocciola centinaia di milioni di dollari da una parte allaltra del mondo. Aviazione spazia
Autostrade e poi immobili, quelli che faranno crescere lemirato di Abu Dhabi. Finora le sue passioni, o meglio, le mire di Al-Husseiny si erano fermate qui. Ma quando questestate ha messo una fiches anche sul calcio, con la sponsorizzazione del Manchester City, è stato chiaro che le indiscrezioni che lo vedevano in manovra per acquistare lAs Roma lo potevano portare molto più lontano.
Si vedrà fino a che punto Aabar giocherà le sue carte. Ma una cosa è certa: le carte da mettere sul tavolo non sono di poco conto. Innanzitutto, è bene ricordarlo, dietro lamministratore delegato cè un azionista dalle spalle larghe, la International Petroleum Investment corporation (Ipic), vale a dire il ricco governo di Abu Dhabi. A parlare, del resto, sono i 400 milioni di profitti messi insieme nel 2009, il doppio del 2008. Ma anche il portafoglio partecipazioni messo insieme in soli due anni. Nel 2009 ha messo sul piatto 2,7 miliardi di dollari per il 9,1% di Daimler. Ha rilevato dallo stesso gruppo tedesco un pacchetto rotondo di Tesla Motors.
E ha investito 280 milioni di dollari per il 32% della Virgin Galactic, prima e unica azienda al mondo organizzatrice di viaggi nello spazio. Negli Ads del Banco Santander Brasil ha impegnato 328 milioni di dollari. E ha speso 253 milioni di dollari per la Falcon Private banking acquistata da Aig. La liaison con lItalia è iniziata, invece, nel 2008. Con lacquisto da Unicredit del 3,3% di Atlantia (la holding che controlla Autostrade) per circa 350 milioni di dollari. Pochi giorni fa quel pacchetto è arrivato nelle mani della famiglia Benetton. Ma lasse con Unicredit rimane ed è forte. Non a caso Abu Dhabi ha investito oltre 2,5 miliardi di dollari nel capitale della banca guidata da Federico Ghizzoni di cui ha il 5%. Non a caso è Unicredit ad avere in mano il destino dellAs Roma.