Sarà questione di brand e di nome, ma lidea As Roma ha spesso suscitato le fantasie di tanti investitori esteri, che in passato si sono tirati indietro allultimo momento, per ingerenze politiche nostrane sostengono i tifosi giallorossi , che continuano a sognare una Roma internazionale in grado di competere con i top club europei. Oggi non ci sono magnati ita
La regia della vendita del club affidata da Unicredit alla banca daffari Rothschild, ha aperto però nuovi scenari per la Roma e ha spostato lattenzione su nomi eccellenti del panorama internazionale. E così se in passato il nome del club giallorosso era stato avvicinato troppo in fretta a petrolieri russi e a finanzieri come George Soros, la Roma potrebbe diventare davvero tra poche settimane il primo club di calcio straniero in Italia . Ladvisor Rothschild ha lasciato chiaramente intendere che sono state numerose le manifestazioni dinteresse per la Roma, pervenute da società o business men esteri: dallIndia agli Stati Uniti, alla Cina al Medio Oriente.
E la pista principale che ormai viene seguita da questa estate, porta proprio ad Abu Dhabi, dove ha sede il fondo sovrano emiratino Aabar, azionista con quasi il 5% di Unicredit, e a cui Rothschild avrebbe presentato una ipotesi completa: lacquisto della As Roma e di Italpetroli. Aabar, che opera nel settore del petrolio, in quello immobiliare ed in quello finanziario, è già legato al mondo del calcio da una sponsorship in favore del Manchester City di proprietà dello Sceicco Mansour, esponente della famiglia reale di Abu Dhabi e quindi un ingresso nel club capitolino consoliderebbe la presenza di Aabar e del mondo emiratino nel mondo del calcio europeo. (ilsussidiario.net)




