IL ROMANISTA (P. BRUNI) - A Palermo non solo i cento della Tessera. A Palermo con la Roma al di là dei "misteri" di questo calcio modermo. Perché lItalia è il paese dei paradossi e, aggiungiamo, delle incongruenze. Il calcio è soltanto uno dei mille esempi che si vivono giornalmente. Prendiamo in considerazione la tifoseria giallorossa e le continue limitazioni a cui deve andare incontro. Dalla tessera del tifoso fino a vincoli di trasferta che, dati alla mano, finiscono per impedire quasi l80% dei viaggi oltre il Raccordo Anulare.
Intendiamoci, poter sapere che la squadra di Ranieri, sugli spalti del Barbera, sarà seguita e incitata dai propri innamorati non può che farci piacere. Tuttavia, ci saranno pure maggiori difficoltà ad arrivare in unisola, certamente problemi di orario visto che si tratta di un posticipo, indubbiamente costi decisamente elevati ma qui, lincongruenza assume i connotati del mistero. I dati ufficiali parlano di circa un centinaio di tagliandi venduti per il settore ospiti dellimpianto palermitano, praticamente un granello di sabbia rispetto alla potenziale capienza. In ogni caso, cè un fattore da evidenziare: non essendoci stato il divieto di acquisto biglietti dentro la regione Lazio e la tessera del tifoso rappresentava una discriminante valida unicamente per la fetta di impianto riservato ai tifosi giallorossi, cè la concreta possibilità che le altre tribune del vecchio La Favorita possano essere piene di romanisti. E lì, a contatto coi padroni di casa, altro che Casms e Osservatorio. Che poi, i rapporti fra le due tifoserie non sono pessimi, che dalla Capitale non cè stato un esodo, che si esagera sempre ad additare il tifoso come un violento e che, in finale, tutto questo tourbillon ha soltanto creato problemi ai non violenti, è un altro discorso. Un discorso che tuttavia, prima o poi, bisognerà prendere in considerazione perché se qualcuno ancora non se nè accorto per davvero, il giocattolo calcio si è abbondantemente rotto. E i cocci bisognerà incollarli.