Vincete o il giocattolo si rompe

16/10/2010 alle 12:26.

GASPORT (B. TUCCI) - Non credo che Claudio Ranieri (come il principe di Condè di manzoniana memoria) abbia dormito profondamente la notte scorsa. Avrà pensato e ripensato alla formazione da opporre al Genoa; al dilemma Totti; all'assenza di De Rossi ed alle scorribande dei suoi avversari trascinati da quel Toni che il mister non ha voluto trattenere. Insomma, una infinità di problemi che non gli avranno reso dolce il sonno. Già, perché il

É vero: la società si è schierata a favore di Ranieri: «Non si tocca». Ma fino a quando? Voglio dire: si darà fiducia al tecnico sempre; oppure se la situazione dovesse precipitare, la panchina traballerebbe? Si spera nella svolta, ma se non ci fosse? Ecco il punto che angustia Ranieri e che, probabilmente, gli ha tolto il sonno. Di contro i tifosi vedono la loro squadra in balia di una crisi che sembra non aver fine. Com'è possibile? Secondi lo scorso anno ad un soffio dallo scudetto ed ora relegati al penultimo posto.

Un cambio di rotta è indispensabile. Ranieri le ha provate tutte; ma, nonostante gli sforzi ed i cambi di moduli, non è riuscito a trovare la quadratura del cerchio. Sarà perché alcuni giocatori essenziali non rendono più come nella passata stagione; sarà perché quel pizzico di fortuna lo ha abbandonato; sarà anche perché le sconfitte fanno perdere a volte il lume della ragione. Il tifoso non ci vede più, non sente scusanti, anzi le rifiuta, perché vuole una cosa soltanto: la vittoria. Col o si vince o si va alla resa dei conti