Totti: «Ranieri lo sa. Se sto bene, gioco»

12/10/2010 alle 11:14.

GASPORT (M. DELLA VITE) - «Avevo delle offerte e le ho tuttora, e se avessi voluto cambiare aria l’avrei fatto: ma ho scelto la Roma dando sempre tutto, per questo certi attacchi mi hanno dato fastidio, soprattutto quelli dal punto di vista umano. Ci vuole più rispetto. La Nazionale? Mai dire mai». Piede d’oro, concetti che come diamanti tagliano

Come un anno fa Ci sono Franz Beckenbauer, Giancarlo Antognoni, Gianni Rivera, Hugo Sanchez, Carlos Dunga («Allenare la in futuro? Mai dire mai») e ilmotore-ideatore del Golden Foot, Antonio Caliendo: tutti gli ex campioni lasciano la propria impronta a Montecarlo, quella di andrà vicino a quella di Ronaldinho. «Fantastica sensazione — dice —: quando tornerò qui verrò a rivedere la mia impronta d’oro, ed è un onore essere vicino a campioni da storia del calcio». Francesco, intervistato da Sky, ragiona sulla Roma. «Comese ne esce da questo momento? Coi risultati. Conoscendo il mio carattere so che ne uscirò, come tutta la squadra: non siamo partiti bene, esattamente come l’anno scorso quindi... I miei obiettivi personali?

Raggiungere Baggio (mancano 13 gol ai 205 del Codino in A, ndi) e qualche traguardo importante». Voglio giocare Francesco ragiona sulla «visione» di Reja («È un giocatore da 20-25 partite») parlando di Ranieri. «Reja non è ilmio allenatore, ma credo che magari ne giocherei di più. Ranieri? Ho già parlato con lui, se sto bene voglio giocare, se decide di mandarmi in tribuna o in panchina, beh, è una sua scelta e non farò polemiche».

Mai dire mai. Zero risvolti sulla questione mattone («So’ stato io» ride), potrebbero essercene per la Nazionale. «Un mio ritorno? Mai dire mai, ma per il momento penso alla Roma, parlerò con Prandelli. Ringrazio Cassano e il c.t. per gli inviti: con Antonio ci fu un po’ di dissapore, mapoi tutto è stato appianato; Prandelli so che è una grandissima persona. Il futuro del nostro calcio? Puntiamo sui giovani: troppo facile andare all’estero e spendere 40 milioni, così rischiamo di perdere il nostro patrimonio-calcio». Altri piedi d’oro. E alla fine il Principe Alberto di Monaco fa: «Cosa gli chiedo? Di venire a giocare a Montecarlo». ride. «Ne parliamo dopo» aggiunge il Principe. E non è Giannini.