«Totti problema? No, soluzione»

07/10/2010 alle 09:32.

IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - «I giocatori e l’allenatore già sanno come si esce dal momento difficile, bisogna solo ripartire». Ubaldo Righetti non si lascia abbattere dalla sconfitta di Napoli e da una classifica orribile, perché è convinto che questa Roma possa tornare lassù dove le compete. Perché ha tutto per farlo, a partire dagli uomini. «La Rosa della Roma non è incompleta – ci spiega -. Piuttosto il problema è che adesso ci sono dei giocatori che non sono a disposizione.

E’ una questione di equilibrio anche la difficoltà in fase difensiva?

Se la difesa della Roma non funziona è un problema di testa e di equilibrio tattico. Il reparto difensivo deve essere perfetto, in difesa la comunicazione è fondamentale. E poi, come ho già detto, è questione d’equilibrio. Bisogna sapere con esatttezza se si difende bassi, alti o medio alti.

C’è anche un problema di preparazione?

No, non credo. Su questo non sono d’accordo. Non mi pare che la squadra cali nei finali di partita, anzi ho pure visto e Pizarro in crescita. E’ la testa che non viaggia in maniera corretta.

E’ un problema di testa anche quello di o piuttosto di posizione?

non è mai un problema, semmai è una soluzione. Se lui è un problema, allora è finito il calcio. Chi pensa questo non capisce niente di calcio. Però può capitare che non giochi al meglio e nessuno si deve scandalizzare se ogni tanto esce. Sta all’allenatore decidere. In questo momento può essere vero che lui trova un po’ di difficoltà a giocare con le due punte. In fin dei conti Francesco è ormai una prima punta, magari atipica, ma pur sempre una prima punta. Si può continuare a lavorare in questa direzione con lui e Borriello davanti, ma questo porta via tempo. Altrimenti si può tornare a quello che il gruppo sa fare a memoria, il .

Questo faciliterebbe il gruppo.A patto che si vada tutti dalla stessa parte. E’ così?

Per me stanno andando tutti nella stessa direzione, anche se i risultati sembrerebbero dire il contrario. Le dichiarazioni di Pizarro che ha detto “bisogna aiutare Ranieri” fanno un po’ pensare. Il Pek è uno schietto.

Ma non credo che ci sia nessuno contro l’allenatore. Dallo scorso anno, dallo scudetto sfiorato, sono passati solo pochi mesi. La squadra sa cosa è successo quando è andato via Spalletti, sa cosa è scattato per riuscire a fare quella rimonta. C’è da capire perché non vengono riproposti gli stessi meccanismi. Loro, i giocatori e il tecnico, sanno quale può essere la soluzione per uscire dalla crisi. Si può perdere una partita, ma dipende da come la si perde. A me piacerebbe non vedere una squadra che si adatta all’avversario.

Sui risultati può influire la questione societaria?

Può incidere, ma solo in parte. Ti può far chiacchierare tra compagni, ma bisogna capire come viene vissuta nello spogliatoio. Può essere una componente del momento attuale, ma non certo l’unica causa.

C’è qualcuno che vuole vedere la Roma colare a picco, per poi magari comprarla a un prezzo migliore?

Sarebbe una strategia da 007. Una sceneggiatura da Oscar. Non ci voglio credere.

Dunque è tutto nei mani di giocatori e tecnico? Ci sono possibilità di riprendersi?

Dipende solo dalla squadra. Questa Roma è rinforzata rispetto allo scorso anno, sa il percorso che c’è da fare. Bisogna solo mettere in moto e partire.