Totti-Prandelli il grande feeling

09/10/2010 alle 12:06.

CORSPORT (P. TORRI) - Non lo può dire pubblica­mente perché la Roma è in silenzio stampa fino a nuovo ordine della dottoressa Ro­sella Sensi, ma non è certa­mente un azzardo dire che le parole spese dal nostro com­missario tecnico nei suoi confronti, gli hanno fatto un grande piacere.

In campo per quella mancanza del gol a cui non è mai stato abituato, fuori perché ha scoperto, con un certo stupore, che più di qualcuno a Trigoria di fron­te gli dice una cosa, poi ma­gari al telefono ne dice un’al­tra. Dalla sua parte è rima­stauna buona parte dei tifo­si giallorossi anche se, pure qui, il capitano romanista è stato costretto a prendere at­to che l’unanimità che ha sempre avuto, non è più tale. Sarà difficile, nel momento in cui si dovesse organizzarequesta parti­ta dell’Italia per far gioca­re di nuovo insieme e Cassano, partita che è stata auspica­ta dallo stes­so barese al­l’iniziodel settembre scorso, che il capitano giallorosso possa tirarsi indietro. Del re­sto potrebbe essere proprio una bella cosa indossare per l’ultima volta la maglia az­zurra, ancora con il numero dieci sulle spalle, Cassano ha già dichiarato che è prontis­simo a ridargliela. L’ultima volta che abbiamo visto Tot­ti vestito d’azzurro, tutta l’Italia è andata per strada a festeggiare subito dopo il trionfo mondiale a Berlino. Oggi come oggi il capitano romanista preferisce non pensarci, non si pone il problema, non cerca una risposta,vedremo quando e se succederà.

L’idea certamente non gli di­spiace, adesso non resta che aspettare gli eventi. Per il momento c’è solo l’ufficialità della sede, la sfida contro la Romania (questa sarebbe l’avversaria per il ritorno di Francesco in azzurro) si gio­cheràa Klagenfurt, in Au­stria.

Ma ci sarà tempo, nel caso, per pensarci. Ora quello che conta sono le parole di Pran­delli che hanno dato una nuova spinta al giocatore che è in attesa di sapere se lune­dì dovrà andare a Montecar­lo quando ci sarà la premia­zione del Golden foot,visto che è stato inserito nella ri­stretta rosa dei possibili vin­citori, rosa che comprende i migliori giocatori del mondo, giusto per ricordare a qual­cuno di chi si sta parlando. Adesso , prima di qual­siasi altra cosa, vuole pren­dersi la sua rivincita in cam­po, come ha sempre fatto nel corso di una carriera che ha numeri straordinari.

Con Prandelli, del resto, c’era stata subito reciproca simpa­tia e stima quando l’attuale ct della nostra Nazionale si presentò a Trigoria per rac­cogliere la pesantissima ere­dità di Fabio Capello che qualche giorno prima aveva detto sì all’offerta della Ju­ventus di Giraudo e Moggi. Non ci fu molto tempo per approfondire la conoscen­za, il tecnico fu costretto di­re addio per stare vicino al­la moglie, ma quelle setti­mane a Prandelli furono comunque sufficienti non tanto ad apprezzare il cal­ciatore, di quello più o me­no già sapeva tutto, quanto la persona .