
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Francesco Totti lo va dicendo da sempre, e nellultimo periodo ha rincarato la dose: «Se sono io il problema, me lo facciano sapere e mi metterò da parte». Lo pensa davvero. Sente intorno a sé poca fiducia. Ascoltando un po lumore della gente, ci accorgiamo che Totti per tanti è diventato il male di tutti i mali. Esagerati? Fate voi. Si dimentica presto tutto, e non solo a Roma, un po
Nei forum, nelle radio, dove pulsa lumore e la passione del tifo giallorosso, non si parla daltro: Totti sì, Totti no, Totti part-time, è vecchio, è a pezzi, una palla al piede e così via, si sente di qua e di là. Tanto per capire il tenore e lumore dei tifosi, ecco un esempio. Il parere di un tifoso sul blog de Il Messaggero. «Sì, te lo dico io, visto che Rosella non lo fa: sei un enorme problema! Mettiti da parte e allenati seriamente, che ti nascondi dietro letà ma ti è passata la voglia. Quando sarai in forma gioca per la squadra, gioca di prima e niente finte e mezzi dribbling (mi sembri il nonno di Cristiano Ronaldo)» Bene, no? Non troppo.
Occhio al tono, quasi minaccioso. «Sono parecchi anni ormai caro Francesco che fai quello che vuoi. Giochi quando vuoi, ti alleni quando vuoi», altri così. Ovviamente ce ne sono anche tanti che prendono le parti del capitano della Roma. «Totti non è quello di qualche anno fa, il tempo passa per tutti, ma non è finito». Cè chi non vuole pensare che si sia avvicinata la fase del declino. «Un giorno lo rimpiangeremo». Poi. «Non cè riconoscenza, ci si dimentica in un attimo quello che Francesco ha fatto in questi anni». Sì, troppa cattiveria, in effetti. Smisurata. Totti ha scritto la sua lettera, si è difeso e ha attaccato. Rosella non lha presa benissimo.
Intanto, con unaltra lettera, la presidentessa ha messo tutti in silenzio stampa, capitano, dirigenti e allenatore compresi, poi ha usato la carota con il capitano. Totti evidentemente non doveva fare cenno a chi nella Roma pensa a scaldarsi il posto con la futura proprietà. Non doveva scoperchiare mali nascosti della società, le beghe allinterno di Trigoria. Ora la sua rubrica, visto il silenzio stampa imposto da Rosella, verrà magari imbavagliata. Totti non vuole pietà, ma comprensione. Rispetto. Ora lo ha detto, non ha bisogno di ripeterlo. Chi ha voluto intendere, ha inteso.
Ieri ha dedicato la mattinata al poker, torneo - al quale ha partecipato anche il suo amico e compagno di tavolo - Marco Cassetti. «Nonostante il momento difficile, sulla Roma ci credo e ci punto ancora. Non metto la firma sul terzo posto alla fine del campionato. Abbiamo voglia di riprendere la retta via. Questa è una settimana importante per recuperare? Si, anche perché non si gioca...». Totti ha poi aggiunto di sentirsi «un pò giù, ma vado avanti. Cosa farò? Lo vedrete». E Ranieri? Non è sereno? «Non è vero, è sereno anche lui». Tutti sereni. E la Roma ha cinque punti in classifica. Mica tanti.