
IL ROMANISTA (P. BRUNI) - E una vittoria che lascia lamaro in bocca. Lespulsione di Totti pesa come una valanga, come lennesima beffa operata da un destino travestito da uomo in nero. Minuto 31 del secondo tempo, Vucinic corre sulla fascia, entra in area e, in diagonale, supera Rosati portando la Roma al sicuro.
Lattenzione poi si sposta allingresso del tunnel, mentre il capitano sta imboccando le scale, si crea lo scompiglio. Totti è una furia, nessuno riesce a trattenerlo, servono più di cinque persone ad evitare che la beffa si trasformi in qualcosa di peggiore. Una prepotenza difficile da mandare giù, riconosciuta bipartisan anche a fine incontro. La prima difesa di Francesco arriva direttamente dalla causa di tutti i suoi guai, Olivera: «Non è successo niente di particolare con Totti, credo sarebbe stato più giusto un doppio giallo. Non è successo niente neanche nel sottopassaggio». Si allinea al suo giocatore anche il presidente del Lecce, Semeraro: «Totti ha messo la mano in faccia ad Olivera questo lho visto, però forse è un po esagerato il rosso». Stima e solidarietà arriva anche da Rosella Sensi, imbufalita per la cacciata, ingiusta, del suo pupillo: «Non parlo dellarbitraggio ma non ho capito l espulsione, mi auguro che con le immagini si potrà chiarire. Dovrà saltare il derby, ci dispiace, è il nostro trascinatore, una nota triste». A fine serata, i pensieri di Totti sul suo sito: «Le cose belle di stasera sono due, limportante vittoria della Roma e la festa per il nostro Giorgio Rossi che ha compiuto ottanta anni: una colonna della Roma, un pezzo grande della sua storia. Auguri Giorgione, li meriti davvero tutti».