Totti-Borriello, la coppia funziona

17/10/2010 alle 09:10.

IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Uno inventa, l’altro segna. Poi lo va a ringraziare sotto la tribuna per il regalo. Perché la vita dell’attaccante, quando giochi nella Roma, è più facile rispetto a qualsiasi altra squadra. Se ne sono accorti, negli anni, Balbo, Fonseca, Batistuta, Montella, Cassano (che ancora oggi appena può lo ringrazia per il solo fatto di esistere), e se ne sta accorgendo anche Marco Borriello che con quello di ieri sera è arrivato a quattro gol stagionali: tre in campionato e uno in Champions League. Lo sa bene, l’ex attaccante del Milan, che la sua vita in giallorosso non sarebbe la stessa se non avesse al suo fianco Francesco Totti.

ne sono accorti, negli anni, Balbo, Fonseca, Batistuta, Montella, Cassano (che ancora oggi appena può lo ringrazia per il solo fatto di esistere), e se ne sta accorgendo anche Marco Borriello che con quello di ieri sera è arrivato a quattro gol stagionali: tre in campionato e uno in . Lo sa bene, l’ex attaccante

del Milan, che la sua vita in giallorosso non sarebbe la stessa se non avesse al suo fianco . Ed è per questo che dopo il gol, sul quale ci mette molto di suo buttandosi con coraggio in mezzo a due difensori del , va ad abbracciare il che gli ha servito una di quelle palle che ti fanno venire l’acquolina in bocca. Alla faccia di tutti quelli che in queste settimane hanno perso tempo e fiato per dire che i due, e Borriello, non possono giocare insieme perché non sono una coppia o che il non è felice dell’arrivo dell’attaccante napoletano perché gli toglie spazio e lo costringe a cambiare ruolo. E invece Francesco e Marco non solo sono una coppia, ma sono anche una bella coppia, una di quelle che non tutte le squadre in Italia e in Europa possono permettersi. E se uno, Francesco, è ancora fermo a quota zero nel tabellino dei gol segnati, l’altro non sbaglia un colpo. E il bottino sarebbe potuto essere più ricco, per entrambi: Borriello, infatti, oltre al gol, ha colpito un palo clamoroso su assist di Pizarro e una traversa, dopo uno straordinario colpo di tacco smarcante proprio del . Lo stesso il suo golletto lo aveva segnato, al quarto d’ora del primo tempo, ma l’arbitro Damato (quello di Roma-Sampdoria dello scorso anno che è costata lo scudetto ai giallorossi) che qualche minuto prima non aveva fischiato un rigore netto per un fallo su Borriello, su segnalazione del primo assistente Ghiandai ha annullato per fuorigioco inesistente. Poco male, perché se Francesco continuerà a giocare in questo modo il gol arriverà molto presto.

 

Quello visto in campo ieri sera è stato il miglior della stagione. Ha corso, Francesco, fino all’ultimo dei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro mettendo in evidenza una condizione fisica straripante. Ha lottato, facendo a spallate coi difensori genoani, ma è stato anche il grande ispiratore delle azioni d’attacco romaniste tornando nella propria metà campo per prendersi palloni giocabili da servire proprio al suo compagno di reparto. È stato un , insomma, che ha giocato “alla ” evidentemente rinfrancato dalla sosta del campionato che gli ha permesso di recuperare qualcosa dal punto di vista fisico e molto da quello psicologico. Ed è questa la migliore notizia per Claudio Ranieri. Tra i motivi di soddisfazione per il tecnico giallorosso c’è anche il recupero di un giocatore fondamentale per gli equilibri tattici della squadra, e cioè Rodrigo Taddei. Il brasiliano è il vero equilibratore tattico della squadra e ha giocato novanta minuti (in tutta la stagione aveva collezionato 62 minuti tra Inter in Supercoppa e Cesena alla prima di campionato) rispondendo alle perplessità di tutti quelli che si sono chiesti in questi giorni perché Ranieri lo rimpiangesse

con tanta forza. Taddei è l’unico calciatore in rosa che consente al tecnico di attuare il suo modulo tattico preferito, il 4-4-2, ma è anche quello che gli consente di cambiare in corsa e ieri lo ha fatto accentrandosi quando Perrotta tagliava al centro alle spalle delle due punte e coprendo tutta la fascia, anche in fase

difensiva. Taddei, insomma, è uno di quei calciatori la cui assenza si sente sempre. Per fortuna è rientrato. E pure alla grande.