IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - La Roma vince e convince. E questa, dopo le nubi post Napoli, è la notizia più bella. Soprattutto perché non era mai successo in questa stagione che la formazione giallorossa uscisse dal campo senza ombre, nemmeno dopo la bella vittoria contro lInter o dopo quella importantissima, in Champions, contro il Cluj. E invece la Roma ieri sera contro il Genoa ha vinto (2-1) con merito, e il risultato sarebbe potuto essere più ampio se larbitro Damato (proprio lui, quello di Roma-Sampdoria dello scorso anno che ci è costato lo scudetto) non avesse provato a complicare la vita ai giallorossi
dal campo senza ombre, nemmeno dopo la bella vittoria contro lInter o dopo quella importantissima, in Champions, contro il Cluj. E invece la Roma ieri sera contro il Genoa ha vinto (2-1) con merito, e il risultato sarebbe potuto essere più ampio se larbitro Damato (proprio lui, quello di Roma-Sampdoria dello scorso
anno che ci è costato lo scudetto) non avesse provato a complicare la vita ai giallorossi con una serie di fischi contrari. La formazione di Ranieri, però, è stata più forte oltre che del Genoa anche dellarbitro. La pausa ha fatto sicuramente bene a Francesco Totti, che ha corso fino allultimo dispensando allo stesso tempo giocate come solo lui sa fare, ma la Roma tutta è sembrata ringalluzzita dopo quella bruttissima vista a Napoli. Bene Borriello, al suo quarto gol stagionale, e il rientrante Taddei. Brighi, per usare le parole di Ranieri, è puntuale come una tassa e la valutazione va al di là del gol (importantissimo) segnato. Senza Vucinic e De Rossi, non convocati, e senza Menez che non ha superato lultimo provino prima della partita, Ranieri si affida al 4-4-2 con
Taddei e Perrotta esterni e con la coppia Totti- Borriello davanti.
La Roma parte forte ma già al 6 larbitro Damato ricorda a tutto lo stadio la sua avversione nei confronti dei colori giallorossi non fischiando un calcio di rigore netto per unuscita di Eduardo sui piedi di Borriello. Taddei è tra i più vivaci sulla fascia destra mette in grande difficoltà Criscito, costretto spesso a ripiegare in fase difensiva. E da quella parte che arrivano comunque i pericoli maggiori per il Genoa: al 14 è proprio Taddei a servire in profondità Totti, che con un pallonetto supera Eduardo in uscita, la palla termina in rete ma larbitro Damato, su segnalazione del primo assistente Ghiandai, annulla per una posizione di fuorigioco del capitano, che però è tenuto in gioco da Chico. Al 18 Pizarro lancia col contagiri per Borriello, che scatta sul filo del fuorigioco, salta Eduardo poi da posizione leggermente decentrata sulla sinistra calcia verso la porta ma colpisce in pieno il palo, la palla arriva sui piedi di Totti che controlla e calcia ma il portiere genoano para. La risposta del Genoa è immediata e la palla buona capita sulla testa di Toni, dimenticato dai centrali giallorossi, il suo colpo di testa però è fuori misura. Al 23 azione personale di Pizarro che prova a servire in profondità Perrotta, Chico interviene ma serve Totti: il sinistro dal limite del capitano termina a lato. Al 28 brivido per la difesa romanista: Palacio libera in area Criscito che dallaltezza del dischetto del rigore calcia clamorosamente a lato. Al 33 Totti in profondità per Perrotta che con un tocco sotto supera Eduardo, Criscito
salva sulla linea di porta. Per festeggiare però i tifosi giallorossi devono aspettare solo pochi secondi: Totti mette in mezzo dalla destra un pallone sul quale Borriello arriva prima di tutti e con la punta del piede, in allungo, mette alle spalle del portiere del Genoa: è il vantaggio romanista e il terzo gol di Borriello in campionato, il quarto stagionale compreso quello in Champions col Cluj.
Il secondo tempo comincia così come era finito il primo, e cioè con la Roma in avanti. Totti corre per due, Borriello lotta mentre Taddei e Perrotta, a turno, si inseriscono ma è Brighi all8 a segnare il gol del 2-0: azione insistita di Perrotta, palla a Borriello che la mette in mezzo per il numero 33 che in scivolata anticipa
lintervento dei difensori genoani e supera Eduardo. In vantaggio di due gol la Roma dilaga dal punto di vista del gioco e delle occasioni. Totti cancella con un colpo di spugna, e con una serie di giocate alla Totti, tutte le polemiche degli ultimi tempi: prima prova il gol da centrocampo, ma Eduardo non si fa sorprendere, poi di tacco al termine di unazione personale mette Borriello davanti alla porta ma il centravanti napoletano colpisce la traversa. Al 34 il Genoa riapre la gara con un gol fortunoso di Rudolf. È solo un episodio. I giallorossi
non fanno alcuna fatica a mantenere il risultato fino allultimo dei 5 minuti di recupero.