Roma zero in condotta. Ma non paga nessuno

11/10/2010 alle 11:05.

GASPORT (S. BOLDRINI) - Una volta sbarcò a Trigoria una psicologa per strizzare il cervello di una Roma tremebonda - era la stagione dei quattro allenatori e della B evitata per un soffio - ed isterica, si chiamava Filippa e la cosa finì male, con tanto di causa tra le parti per il mancato pagamento della parcella. Poi arrivò Spalletti, parlò di «giusti comportamenti»

GASPORT (S. BOLDRINI) - 
 Una volta sbarcò a Trigoria una psicologa per strizzare il cervello di una Roma tremebonda - era la stagione dei quattro allenatori e della B evitata per un soffio - ed isterica, si chiamava Filippa e la cosa finì male, con tanto di causa tra le parti per il mancato pagamento della parcella. Poi arrivò Spalletti, parlò di «giusti comportamenti», compose un decalogo con tanto di regole e multe: la situazione migliorò, ma nell’ultima stagione tornarono le cattive abitudini. Un anno fa, sbarcarono Ranieri e Montali. Cercarono di mettere in riga una squadra esuberante: intenzioni lodevoli, ma risultati modesti, visto che nella classifica della Coppa Disciplina 2009-2010 la Roma ha chiuso al 17˚ posto, con il coefficiente 10, 73. Siamo nell’autunno 2010 e ci risiamo: Roma brutta - basta vedere la classifica - e cattiva. 
Le cifre Solo il ha avuto nelle prime sei giornate di campionato un numero più elevato di cartellini: 19 in totale. 
La Roma è seconda a quota 17, in compagnia del , ma rispetto alle squadre di Mazzarri e Gasperini ha avuto più espulsioni (2, Burdisso e Mexes), che permettono ai giallorossi di essere la squadra più indisciplinata.

In una situazione del genere, servirebbe una linea di fermezza da parte della società, a cominciare dalle multe, ma qui viene il bello: nella Roma attuale, nessun giocatore ha ricevuto una sanzione. Neppure Mexes, espulso a Brescia e condannato in un primo momento a tre turni di stop, scontati poi a due. Neppure Burdisso, nonostante il fallo sicuramente involontario, ma certamente pericoloso su Conti. Multe? No, grazie Il buonismo romanista non è figlio di un garantismo post sessantottino, ma, semplicemente, del vuoto di potere di una società in vendita. La stessa scelta di imporre il silenzio stampa è un segnale di debolezza: invece di affrontare il problema, si nasconde la polvere sotto il tappeto. E allora: tolleranza totale. Zero multe. Lotito su  Roma più indisciplinata e ambiente incattivito. L’episodio del blocco di tufo lanciato contro il parabrezza della Mercedes di s’inserisce in un contesto difficile per la squadra e per lo stesso capitano. Mentre ieri notte Lotito a «Niente di personale» su La7 ha detto che «le sassate contro l’auto di non sono opera di un tifoso laziale», le indagini sull’episodio proseguono. non ha ancora sporto denuncia per un motivo molto semplice: sabato è partito di buon mattino per raggiungere Montecarlo con la famiglia. Nel Principato, si assegna oggi il Golden Foot e il capitano della Roma è tra i quattro calciatori più votati insieme con Raul, Puyol e Beckham. attenderà il verdetto, parteciperà alla cerimonia di premiazione e il suo ritorno a Roma avverrà domani. Salterà la ripresa degli allenamenti, fissata per oggi pomeriggio. Ieri ha incontrato Raul, con il quale è in ottimi rapporti. A Madrid, dove lo spagnolo ha giocato fino alla scorsa stagione, nessuno ha mai scagliato un sasso contro la macchina dell’ex stella del Real.