
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Vendere per comprare. E farsi comprare. Nella Roma tutto si intreccia. Mercato in entrata, mercato in uscita, futuro societario. In mezzo c´è un bilancio da allegerire: il passivo di quasi 22 milioni registrato a giugno è destinato a lievitare nella semestrale di dicembre. Con questi numeri sta diventando sempre più difficile la cessione del club. È tutto fermo. Dall´info memorandum, arrivato e rimasto a casa Sensi da giorni, alla
Adriano è il primo. L´arrivo di Borriello lo ha scoraggiato e il suo lavoro estivo è praticamente vanificato: ha dovuto ricominciare da capo la dieta ed è già al secondo infortunio. Se entro gennaio non arriva una scossa, il brasiliano e la società faranno le loro valutazioni. Anche se con quel contratto (15 milioni lordi in tre anni) parlare di un divorzio al momento è fantascienza. Simplicio è l´altro bocciato dell´ultimo mercato: può finire al Milan. «Al momento pensa solo ad allenarsi» ha commentato ieri il procuratore Rinaldi.
Poi c´è Rosi, tornato in fretta dietro alla lavagna. Uno tra lui e Cicinho può partire a gennaio. Il brasiliano si sta rivalutando, hai visto mai che arriva un´offerta? Quella che i dirigenti aspettano in ginocchio per Baptista. Lo stesso discorso, ma con meno soldi in ballo, vale per Loria, Okaka, Antunes e Greco. Mexes è un caso a parte: la Roma non vuole venderlo, pur sapendo che da febbraio sarà libero di firmare per un´altra squadra. C´è il Chelsea in agguato.
Se vendi, compri. Un esterno, per esempio: Ranieri vuole Behrami che intanto si è infortunato e starà fermo un mese. Maresca e Fabio Cannavaro, accostati alla Roma da radio mercato, sembrano più allucinazioni. Pillole dal campo: ieri pomeriggio si è fermato Perrotta per un risentimento tendineo. Nulla di grave, pare.