"Roma tra le prime dieci d'Europa"

19/10/2010 alle 10:52.

CORSERA (L. VALDISERRI) - L’intransigenza della Uefa sulle conferenze stampa pre-partita ha costretto la Roma a interrompere il suo silenzio stampa. La società giallorossa si è adeguata, non tanto per paura di una multa, quanto per mantenere le buone relazioni necessarie con chi organizza la Champions League e ne distribuisce i ricchissimi dividendi.

Claudio Ranieri, però, parlando di Roma-Basilea, terzo appuntamento del girone, è andato sul sicuro con frasi del tipo «attenzione al Basilea, che viene per colpirci in contropiede» o si è chiuso a riccio quando un giornalista francese gli ha chiesto delle condizioni fisiche di Menez: «Non è stanco. Ha un piccolo infortunio che è in fase di miglioramento. Che tipo di infortunio? Non c’è il dottore, mi dispiace, non posso essere più preciso». Precisa, purtroppo per la Roma, è la lista degli assenti: Vucinic, e Menez non hanno recuperato e si aggiungono a Julio Sergio e Adriano.



Qualcosa di più, a livello mediatico, è arrivato da Nicolas Burdisso, che si è presentato in sala stampa ancora rabberciato (tre punti di sutura all’arcata sopracciliare per uno scontro fortuito con Luca Toni): «Dove collocherei la Roma a livello di rosa? Fra le prime 10 d’Europa». Programma ambizioso, anche se il difensore argentino è stato il primo a focalizzare l’attuale momento: «Per ritornare quelli che eravamo e che vogliamo ancora essere, dobbiamo crescere tantissimo. La vittoria contro il può essere un punto di partenza, non d’arrivo. Imeccanismi sono gli stessi dell’anno scorso, ma forse eravamo più attenti. L’unica partita storta dall’inizio alla fine è stata quella di Cagliari, dove abbiamo preso cinque gol, ma la voglia di difendere da parte di tutta la squadra è la stessa».



Burdisso è tornato anche sulla telenovela estiva del suo trasferimento: «A me è dispiaciuto più che a tutti gli altri. Io avevo dato la mia parola alla Roma e la Roma aveva dato la sua parola a me, questo è tutto. Per me il capitolo a Milano era chiuso. Avrei aspettato fino all’ultimo momento. La parola data è la cosa più importante».

L’attaccamento alla maglia, la capacità di soffrire in campo, la leadership sui compagni della difesa. Ecco perché Burdisso è diventato per Ranieri un punto fermo di ogni sua formazione.

Stasera è possibile un turno di riposo per Juan— con Mexes in campo— non per l’argentino. Ranieri chiede alla squadra «lo stesso spirito e la stessa determinazione messa in campo contro il . Ho visto un ottima partita e voglio che si ripeta. Questa è una gara difficile, perché il Basilea è una buona squadra, che stava vincendo fino a pochi minuti dalla fine contro il Bayern Monaco. Verranno a giocarsi la partita, chiudendosi bene e cercando di ripartire in contropiede. Dobbiamo quindi stare con le antenne ben dritte perché abbiamo già perso in casa loro l’anno scorso e all’Olimpico ci hanno fatto un gol e hanno sbagliato altre occasioni molto pericolose. Li abbiamo rivisti al video, sappiamo quali sono i loro punti forti e cercheremo di sfruttare i loro punti deboli».



Massima allerta tra le forze dell’ordine: i gravi scontri tra le due tifoserie prima e dopo la partita di Europa League dello scorso anno, vinta per 2-0 dagli svizzeri, non sono stati dimenticati. Per questo sarà predisposto un particolare controllo allo stadio e i pullman dei tifosi svizzeri saranno scortati all’Olimpico. Dopo la terribile notte di Italia-Serbia, a Genova, nessuno vuole farsi trovare impreparato.