Roma, scommessa al buio

07/10/2010 alle 10:34.

LEGGO (F. BALZANI) - «Zitti e lavorate». Rosella Sensi sale in cattedra e impone il silenzio a una classe che vive nell’anarchia più totale. Stop quindi alle lamentele (dei giocatori), agli sfoghi isterici (quelli di Ranieri), agli attriti (tra dirigenti) e alle dichiarazioni fuori posto. L’ultima è stata di Okaka che ieri, dal ritiro dell’Under 21, ha mandato un chiaro messaggio a Ranieri: «Il mio futuro non sarà a Roma. E’ dura vedere che in ritiro fai bene e poi

La decisione del silenzio stampa è arrivata infatti a seguito di un articolo in cui attaccava persone «vittime di compromessi e pronte a ricollocarsi in futuri assetti societari». Parole pesanti indirizzate «non al presidente Sensi», come sottolinea , ma a Montali. L’ottimizzatore che in un anno ha litigato con mezza Trigoria. Un’accusa pubblica che ha innervosito lo stesso Montali (in cattivi rapporti con dal maggio scorso quando lo accusò per il calcione a Balotelli) che ha chiesto alla Sensi di zittire il suo capitano.

Il presidente ha redarguito tutti, pur rivolgendo a un messaggio particolare: «Non mi piace leggere che possa anche solo pensare di essere un problema. La verità è che il calcio parlato condiziona il lavoro e noi dobbiamo imparare a saper convivere con tensioni e provocazioni, come con il successo. Serve la misura e il rispetto dei ruoli. A dico che è un simbolo sul campo e, in futuro, lo sarà come dirigente».

«Ne usciremo insieme - continua la Sensi riferendosi al penultimo posto in classifica -. Dobbiamo sposare solo due concetti: silenzio e fatica. Da oggi parlerò solo io e, se sarà necessario, ci alleneremo anche di notte». Poche ore prima , durante un torneo di poker per beneficenza, aveva rilanciato le ambizioni giallorosse: «Non firmo per il terzo posto».